Intervento di Cesare Felice Giuliani – Presidente del Comitato Esecutivo del Congresso – al 53° Congresso Nazionale del Notariato “Semplificazione e innovazione: diritti e garanzie nell’Italia del cambiamento” del 8-9-10 novembre 2018 a Roma.
Trascrizione integrale del video (in fondo all’articolo):
È con infinito piacere che saluto tutti voi presenti, benvenuti a Roma.
Un particolare saluto anche al ministro della giustizia Alfonso Bonafede che ci ha raggiunto e a tutte le altre autorità che ci onorano della loro presenza di cui siamo lietissimi ringraziandoli di essere qui nonostante i loro innumerevoli impegni istituzionali.
Innovazione oggi più è che mai sinonimo di informatica e in questo campo è indubbio che siamo di fronte a cambiamenti epocali con un’accelerazione sempre più spinta verso l’intelligenza artificiale.
Questo congresso desidera quindi porre l’accento anche sulla funzione del notaio in questa era di sconvolgimenti tecnologici in continuità con il nostro precedente Congresso di Palermo in cui si è parlato di blockchain che attualmente è forse lo strumento più spinto dell’automazione informatica.
Il rischio di questa corsa l’informatizzazione è quello di perdere di vista l’obiettivo di dare certezza scambiando l’apparente dato certo per la certezza stessa.
La società, Il mondo dell’Economia e il mondo del diritto non possono correre questi rischi ma allo stesso tempo non possono non utilizzare governandole le grandissime opportunità che gli strumenti informatici offrono.
E allora, la sfida è proprio questa, da un lato quello di capire l’importanza imprescindibile dell’uomo anche di fronte all’apparente sorpasso dell’informatica e dall’altro il continuare a sviluppare e utilizzare tecnologie artificiali sempre più avanzate con la consapevolezza però che il pericolo legato all’intelligenza artificiale sarà tanto più grande quante più decisioni importanti demanderemo alle macchine.
E se l’importanza imprescindibile dell’uomo è il principio generale che deve sottostare a un etico, utile e corretto sviluppo tecnologico, a maggior ragione questo stesso principio che deve essere presente nel momento in cui la tecnologia entra in contatto con il mondo del diritto e ancor più con il mondo dei contratti.
Un mondo dove non basta essere certi dell’identità digitale ma è necessario e indispensabile avere certezza della legittimità delle clausole, che quelle clausole siano state ben comprese dalle parti ed essere altresì sicuri che proprio quelle clausole siano espressione della volontà delle parti.
Dubito che questo possa avvenire senza l’uomo, anzi, ne sono certo.
Allora bisogna stare attenti a non utilizzare la tecnologia informatica in modo sfrenato e incondizionato perché i danni possono essere molto ma molto più grandi degli immediati vantaggi apparenti.
è opportuno, infatti, ricordare che anche i principali pionieri informatici, i fondatori della più grande società di informatica mondiale, si sono più volte loro stessi pronunciati sui possibili rischi derivanti allo sviluppo delle macchine.
Sotto il profilo è sotto il controllo dell’uomo ben venga l’utilizzo della firma grafometrica del contratto a distanza e della firma digitale perché questo è il futuro controllato che da certezze e le certezze portano sviluppo economico e benessere.
Con questi controlli notarili informatici può diventare facile, allora, avere fiducia in un mondo dei contratti informatizzato.
Anche in questa epoca quindi i notai hanno ben chiara la loro funzione ma non è fondamentale che venga compresa per la sua importanza sociale, è fondamentale che venga compresa che non è un mero interesse di parte.
Molta cautela Invece quando tutto ciò venisse lasciato solo in balia delle piattaforme digitali, senza controllo, perché così si spaventerebbero facilmente le porte a potenziali incertezze ed illegalità sempre dietro l’angolo, incertezze e illegalità che attendono solo l’occasione giusta per inquinare il nostro sistema immobiliare societario che, invece, per le garanzie che attualmente offre, è preso ad esempio in molte parti del mondo, come sappiamo, e che comincia a interessare persino quei paesi di tradizione giuridica diversa dalla nostra e mi riferisco anche ad alcuni stati dell’Unione americana.
Vi partecipo inoltre che in Cina grazie agli interscambi giuridici intercorsi hanno addirittura introdotto la facoltà del notariato presso l’Università di Wuhan, uno dei principali poli universitari di quel paese.
Tanto hanno ritenuto valido il nostro sistema comparandolo con gli altri.
Alcuni di questi professori sono stati ancora a cui di recente presso il consiglio di Roma per una giornata di aggiornamento e scambio interculturale reciproco e continuo.
Sarebbe un paradosso, pertanto, che mentre altri, non mi riferisco quindi solo alla Cina, si avvicinino al nostro sistema perché avendolo conosciuto hanno avuto modo di apprezzarlo, proprio noi pian piano lo abbandonassimo, l’eterogenesi del diritto dovuto a una sua distorta applicazione per una falsa semplificazione.
Queste cose vanno dette per amore di verità affinchè non si venga a essere obnubilati all’ammaliante richiamo e la sfrenata corsa al futuro digitale ma avendo ben chiaro il complesso quadro della situazione si possa utilizzare al meglio la tecnologia soprattutto in riferimento alla cosiddetta intelligenza artificiale forte che mira a sviluppare capacità più complesse.
Solo quindi con il controllo umano sulle piattaforme informatiche, semplificazione e innovazione potranno procedere parallele proprio perché ottimizzatrici di tutela di diritti e di certezza delle garanzie perché il diritto tradirebbe se stesso se non continuasse a dare certezza e legalità.
Concludo, quindi, con una considerazione che mi piace condividere con tutti voi utilizzando una frase che prendo in prestito perché condivido nella sua lucidità: “il nostro futuro è una gara tra il potere crescente della nostra tecnologia e la saggezza con cui la usiamo, facciamo in modo che la saggezza vinca”.
Presidente del Comitato Esecutivo del Congresso
Cesare Felice Giuliani
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