La norma che consentiva di non ricorrere ad un notaio per trasferimenti di immobili di valore inferiore ai 100mila euro è stata barattata con un aumento da 7mila a 10mila del numero dei notai. Un compromesso realistico – che probabilmente salva l’affidabilità dei registri catastali, ma che è accettabile solo se il numero dei notai aumenterà davvero. Già il governo Monti aveva deliberato, nel 2012, un aumento di 1.500 unità, ma i concorsi per quei nuovi notai non si sono ancora svolti. Colpa del ministro dell’Interno che non fa i concorsi, di quei notai, che però sono ben contenti se quei concorsi non si fanno.
Corriere della Sera – Alberto Alesina e Francesco Giavazzi – 04/08/2015 pg. 1 ed. Nazionale