Reazioni all’abrogazione dell’art. 28: la potenza di fuoco del notariato

I notai, che hanno una capacità di fuoco superiore alla Luftwaffe, sono riusciti a impedire che i trasferimenti degli immobili a uso non abitativo di valore inferiore a 100.000 euro potessero essere affdati agli avvocati (la norma, per la verità, era scritta malino)

Alessandro De Nicola, Casta continua, L’Espresso – 21/08/2015, pg. 31, ed. N. 34 – 27 agosto 2015

Un commento

  1. Si tratta evidentemente di una iperbole che fa riferimento all’aviazione messa in campo dalla Germania hitleriana nella seconda guerra mondiale.

    Per rimanere in tema, viene fatto di chiedersi (parafrasando Stalin):”Ma quante divisioni ha il notariato?”

    Per i più giovani ricordo che la frase attribuita a Stalin era: “Quante divisioni ha il papa?”
    Questo ironico quesito sarebbe stato posto da Stalin a chi gli ricordava l’autorità morale di cui godeva il pontefice di Roma.
    Le circostanze nelle quali la frase fu pronunciata (se mai lo è stata), non sono sicuramente attestate, in quanto le fonti non sono univoche.
    C’è chi la colloca nel contesto di una visita a Mosca del primo ministro francese Pierre Laval (maggio del 1935), chi, invece, nel contesto della Conferenza di Yalta (febbraio 1945), chi in quello della successiva Conferenza di Potsdam (luglio – agosto 1945).
    Ma non importa: “le frasi celebri hanno valore al di là del fatto che siano state pronunciate o meno” come afferma Adriano Sofri, proprio a proposito di quella attribuita a Stalin, in una intervista su “Testimomianze” (http://www.testimonianzeonline.com/pagina.asp?IDProdotto=302)

    Quanto alla norma “scritta malino” si tratta, al contrario, di un eufemismo, voluto o meno.
    Voglio ricordare che il testo dell’art. 28 del Ddl per la concorrenza ed il mercato, reca nella rubrica il riferimento alla semplificazione mentre nel teso originario addossa all’ignaro cittadino tutti gli incombenti pre (indagini ipotecarie e catastali) e post contrattuali (registrazione, trascrizione, vultura, ecc), incombenti tutti di cui oggi il cittadino stesso neanche si accorge perché per lui li adempie il notaio, ed anche nella versione edulcorata, presentata al Parlamento, continua ad addossargli gli incombenti pre contrattuali che, a mio giudizio, sono quelli che richiedono maggiore e specifica competenza.
    A chi può essere venuto in mente che ciò avrebbe costituito una semplificazione per il cittadino? Lo sarebbe stata sicuramente per il professionista, dal cui punto di vista la norma era egregiamente congegnata!

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