Incontri con i Sindacati dei Notai

Nei giorni 8 e 30 Ottobre 2015, presso la sede e su iniziativa dell’Asnnip, si sono riunite in Roma le delegazioni dell’Associazione Sindacale Nazionale dei Notai in Pensione, del Sindacato Notai Cattolici, dell’Associazione Giovani Notai, del Sindacato Sociale Notarile, di Federnotai e di Notaract.

Presenti in rappresentanza:

  • Paolo Pedrazzoli – Presidente Asnnip;
  • Virgilio La Cava – Consigliere Asnnip;
  • Paolo Armati – Consigliere Asnnip;
  • Notaio Chiara Mingiardi – Sindacato Notai Cattolici;
  • Notaio Mosca Andrea – Associazione Giovani Notai;
  • Notaio Pasquino Merlino – Sindacato Sociale Notarile;
  • Notaio Carmelo Di Marco – Presidente Federnotai;
  • Notaio Sciumbata – Notaract.

Le riunioni sono state originate al fine di un confronto tra le rappresentanze sindacali su temi di attuale e rilevante interesse per la categoria anche in vista del 50° Congresso Nazionale del Notariato.

In particolare è stato oggetto di discussione il DDL sulla concorrenza che prevede la distribuzione sul territorio nazionale delle sedi notarili in base al solo parametro demografico di un notaio ogni 5.000 abitanti togliendo ogni riferimento non solo al reddito professionale repertoriale ma anche alla quantità degli affari (Art. 4, 1° comma della legge notarile).

Tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno riconosciuto che il conseguente aumento del numero dei Notai da quello dei Notai attualmente in esercizio pari a 4.500 a quello prospettato di 10-12 mila Notai significherebbe la fine del Notariato determinando sia un fortissimo abbassamento dei redditi degli studi sia la insostenibilità del nostro sistema previdenziale.

In particolare questa modifica creerebbe gravissimi problemi per i giovani notai e sarebbe motivo di forte disincentivazione dell’accesso al Notariato peraltro già in atto per la crisi economica. Si è concordato quindi di evidenziare questa problematica al Congresso sollecitando le nostre Istituzioni a porre in essere tutte le azioni possibili per evitare che questa modifica dell’articolo 4, 1° comma della legge notarile divenga legge.

Si è fatto anche rilevare che l’attuale crisi dalla quale non si è ancora usciti necessita di una attenta monitorizzazione del rapporto ricavi-costi degli studi notarili poiché è un dato comune a tutti i Notai che i redditi netti imponibili a parità di repertori sono molto diminuiti rispetto agli anni precedenti la crisi, sia per la concorrenza all’interno della categoria sia per la tendenza da parte dei clienti a non riconoscere il valore intrinseco della prestazione.

E’ quindi necessario un processo di formazione per la categoria avente ad oggetto l’organizzazione dello studio sotto il profilo del rapporto costi-ricavi.

Si è inoltre preso in considerazione il problema del welfare e in particolare la polizza sanitaria osservando come il numero di adesioni sia stato particolarmente basso soprattutto tra i pensionati facendo rilevare che sia motivi economici sia la non adeguatezza dell’informazione siano le possibili cause di questo risultato (2.700 assicurati di cui 700 pensionati su 7.500). Poiché la polizza è in scadenza il prossimo anno è necessario sin d’ora valutare sia l’impostazione del bando di gara sia come dare comunicazione alla categoria e ai pensionati.

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