DDL Concorrenza apre le porte alle mafie

Potrebbe sembrare una affermazione della “potentissima lobby” del notariato che, in effetti più volte ed in molte sedi aveva segnalato il pericolo.

E invece no; l’affermazione proviene nientemeno che dal Procuratore Nazionale Antimafia dott. Franco Roberti (magistrato).

Come si legge in un articolo de “Il Fatto Quotidiano” del 9 marzo 2016, il Magistrato ha parlato di sistema di controlli indebolito e di varco formidabile aperto al crimine organizzato.

Le preoccupazioni del Procuratore antimafia riguardano principalmente due norme:

  • quella che prevede la possibilità di costituire società a responsabilità limitata semplificate, anche mediante scrittura privata, senza intervento del pubblico ufficiale (art. 44), indebolendo il sistema di controlli, che diventano puramente formali e vengono rimessi ex post al conservatore dei registri delle imprese “chiamato a prendere atto della scrittura privata” mancante dell’identificazione certa di chi la sottoscrive.
  • quella che riguarda il trasferimento di quote relative a questo tipo di società (art. 45) anch’esso sottratto a qualsiasi controllo.

Quanto a questa seconda fattispecie il magistrato ha parlato di “diavolo mafioso che si nasconde nel trasferimento delle quote sociali

Insomma, secondo il Procuratore Nazionale Antimafia “il sistema di aggressione delle organizzazioni mafiose all’economia legale passa per le società”.

Sembra che a rincarare la dose sia intervenuta la senatrice del PD Lucrezia Ricchiuti, componente della Commissione Antimafia la quale avrebbe affermato che gli articoli contestati “sacrificano, in nome di una presunta spinta alla liberalizzazione, elementi fondamentali del diritto societario” che “le srl semplificate sono le società preferite dalle mafie” per cui l’eliminazione delle verifiche notarili rischierebbe di far saltare il sistema dei controlli tanto più necessario in un paese ad alta densità mafiosa come, purtroppo è il nostro.

Infine, la Commissione Finanze del Senato avrebbe condizionato il parere favorevole sul DDL Concorrenza alla soppressione dei due articoli sopra citati perché “l’obiettivo di semplificare le procedure … rischia di avere effetti sul grado e sulla qualità dei controlli … e di contrasto al riciclaggio che la disciplina vigente consente …”


Confrontata a queste bordate la “potenza di fuoco del notariato” è automaticamente derubricata allo sparo dei mortaretti di capodanno  (quelli consentiti) [n.d.r.]