Controcorrente

Pare che i documenti panamensi fatti trapelare ultimamente (c.d. Panama Papers) hanno richiamato l’attenzione sui danni che può produrre la deregolamentazione in tema di costituzione di società, tant’è che organismi internazionali come l’Ocse, la Banca mondiale, fino al Gafi (la task-force antiriciclaggio impegnata nella lotta al finanziamento del terrorismo) hanno cambiato atteggiamento rispetto ad essa, nel senso di considerarla non più una potente attrattiva per capitali esteri ma un serio rischio cui porre riparo. (Da www.affaritaliani.it/)

 

Ma il 30/03/2016 la ex ministra Guidi ha classificato l’introduzione della firma digitale per la nascita di società semplificate e trasferimenti di quote, tra le misure che “darebbero agli investitori stranieri un ulteriore segno di cambiamento del Paese.” (vedi vox clamantis in deserto)

 

E pensare che mentre la base del commercio americano è l’integrità assoluta (traggo la citazione, vergognandomene un po’, da un “giallo” di Rex Stout, ma se ne potrebbero fare di più dotte di analogo contenuto), la base di quello italiano è, a volte, la furbizia levantina, senza contare l’alta densità mafiosa che, secondo la senatrice Lucrezia Ricchiuti, affligge il nostro paese. (vedi: ddl concorrenza apre le porte alle mafie)