Resoconto dello svolgimento dell’assemblea ordinaria del 19 giugno 2014
61a ASSEMBLEA ANNUALE DELL’A.S.N.N.I.P.
Il giorno 19 giugno 2014 si è tenuta in Roma, Via Flaminia n. 122, nel salone del Consiglio Notarile di Roma, gentilmente concesso per l’occasione, la 61^ Assemblea Generale Ordinaria della Associazione Sindacale Nazionale Notai in Pensione, ove gli iscritti erano stati convocati, con avvisi individuali inviati a ciascuno, per discutere sul seguente ordine del giorno:
1) Relazione del Presidente dell’Associazione sull’attività svolta nel 2013;
2) Relazione del Tesoriere sul bilancio al 31 dicembre 2013;
3) Votazione sulle relazioni;
4) Votazione sul bilancio;
5) Comunicazioni del Segretario;
6) Varie ed eventuali.
La seduta è aperta alle ore 10,45 dal Presidente dell’A.S.N.N.I.P. dott. Alberto Fornari il quale, constatato e dato atto che sono presenti o rappresentati per delega o hanno votato per corrispondenza n° 144 associati, dichiara l’Assemblea validamente costituita ed idonea a deliberare sugli argomenti posti all’ordine del giorno.
Il dott. Fornari chiama quindi a fungere da segretario il direttore del Notiziario avv. Alessandro Guidotti e nomina quali componenti della Commissione che provvede allo scrutinio dei voti e alla proclamazione dei risultati il dott. Alvaro Alessi ed il dott. Domenico Antonio Zotta, nonchè la segretaria dell’Associazione signorina Monica Malfagia.
Il Presidente dichiara quindi aperti i lavori dell’Assemblea, ringraziando preliminarmente il Consiglio notarile di Roma per l’uso del salone e saluta il dott. Maurizio D’Errico, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, dandogli subito la parola.
Il dott. D’Errico, che ha volentieri accolto l’invito del Presidente Fornari a portare all’Assemblea il saluto del Consiglio Nazionale del Notariato, riferisce che per come sta andando il notariato oggi, difficilmente i notai in attività riusciranno ad ottenere per la professione quello che a suo tempo hanno ottenuto i notai oggi in pensione.
Con i cambiamenti in corso in tutti i settori della società, sono infatti forti i segnali che inducono a pensare per il prossimo futuro a possibili ulteriori modifiche del notariato.
Tuttavia, la figura del Notaio deve essere sempre un importante punto di riferimento per la collettività e la categoria deve essere valorizzata da tutti, notai in attività e notai pensionati.
Vedendo in platea tanti amici, il Presidente del C.N.N. dichiara che i notai in esercizio hanno grande rispetto per i notai pensionati che sono la memoria storica del notariato.
Interviene il dott. Virgilio La Cava, consigliere dell’A.S.N.N.I.P., già componente del Consiglio di Amministrazione della Cassa durante gli ultimi due mandati ed attualmente membro dell’Assemblea dei rappresentanti della Cassa e, rivolgendosi al dott. D’Errico, ha sottolineato che tutti i notai in pensione sono a conoscenza delle difficoltà del momento e ringraziano il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato per quello che sta facendo.
Il dott. D’Errico saluta quindi i presenti e lascia l’Assemblea, chiamato ad altri impegni d’istituto.
Sopraggiunge in Assemblea in Presidente della Cassa Nazionale del Notariato dott. Mario Mistretta il quale, dopo aver portato ai presenti i saluti del Consiglio di Amministrazione da lui presieduto, evidenzia che questo è un momento particolare, nel quale il notariato non sta vivendo la sua stagione più felice, come si vede anche dai dati della Cassa.
Anche se si è visto qualche segno di risveglio, questo non si è ancora tradotto in un aumento delle contribuzioni.
La Cassa è certamente solida, ha proseguito il dott. Mistretta ma occorre stare molto attenti alle spese, in quanto il suo ruolo fondamentale ed il momento centrale è costituto dall’erogazione delle pensioni.
In questo periodo, ha spiegato il Presidente della Cassa, si sta analizzando il rinnovo della polizza sanitaria,; la Cassa non può più sostenere da sola il pagamento dell’intero premio, la polizza sanitaria, secondo il dott. Mistretta necessariamente andrà quindi sdoppiata, con una quota a carico della Cassa ed una parte del costo, facoltativo, a carico degli iscritti con possibilità di poterlo dedurre fiscalmente. Non vi saranno certamente più i problemi di trattenute sulle pensioni, come è purtroppo accaduto negli anni scorsi.
Occorre guardare al futuro, ha proseguito il Presidente della Cassa, capire quali saranno le nostre entrate per stabilire anche le uscite, per tenere in equilibrio i conti.
Probabilmente, secondo il dott. Mistretta, cambieranno i soggetti vigilanti. Il Governo Renzi vorrebbe mettere la vigilanza sotto il controllo della Banca d’Italia. Agli Amministratori della Cassa verranno chieste nuove qualità, oltre che – ovviamente – l’appartenenza alla categoria.
Il mondo dei giovani notai – ha riferito avviandosi alla conclusione del proprio intervento – è molto differente rispetto a quello di prima.. I giovani notai fanno sempre più fatica ad accumulare risparmi. Il mondo del notariato sta cambiando sempre di più.
La Cassa ha al centro della propria attenzione i notai pensionati e cerca di essere in sintonia con loro; si è verificato purtroppo qualche caso di anomalia nell’erogazione delle pensioni dovuto al cambio della banca tesoriera e anche l’uso di internet ha comportato qualche disagio. La Cassa interverrà immediatamente per risolvere le situazioni di criticità che l’ASNNIP segnalerà, in quanto i notai in pensione devono avere l’attenzione e la considerazione che meritano.
Il dott. Mistretta ha quindi ribadito che la Cassa è disponibile a soddisfare le esigenze e le richieste dei pensionati, compatibilmente con la tenuta del bilancio. Ha informato che la Cassa sta ristrutturando anche i propri uffici per migliorare la comunicazione bidirezionale .
Il Presidente della Cassa si è scusato per dover abbandonare i lavori dell’Assemblea in quanto impegnato in un concomitante Consiglio di Amministrazione della Cassa.
Il dott. Alberto Fornari ha ricordato che i pensionati si rendono conto che il notariato non sta attraversando il miglior momento della propria storia, ma gli Amministratori della Cassa devono dedicare particolare attenzione ai problemi dei pensionati.
E’ quindi intervenuto il dott. Massimo Barca informando di avere partecipato all’Assemblea dei Rappresentanti – della quale fa parte – ma di non avere potuto al momento proporre miglioramenti delle pensioni, in quanto i notai in esercizio erano già profondamente adirati per l’avvenuto aumento dei contributi.. Visto peraltro che il bilancio si è chiuso con un avanzo di 13 milioni di euro, ha chiesto al Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P. di proporre alla Cassa un adeguamento dell’1% delle pensioni, che comporterebbe un costo aggiuntivo di soli 2 milioni di euro l’anno.
Il dott. La Cava ha sottolineato la preoccupazione della nuova probabile formula dell’assistenza sanitaria e chiesto che l’A.S.N.N.I.P. sia ricevuta dal Consiglio di Amministrazione della Cassa pur sapendo che i tempi per la stipula della nuova polizza sono ormai molto ristretti. Ha evidenziato che per la polizza sanitaria prossima alla scadenza la Cassa sta pagando un premio fra i 10 ed i 12 milioni di euro ogni anno; poiché sembra che per la nuova polizza sanitaria la Cassa pagherà solo 2 milioni ogni anno ha suggerito che l’A.S.N.N.I.P. chieda che una parte del denaro risparmiato venga utilizzato per migliorare la situazione dei pensionati.
Il dott. Antonio Mosca ricorda che in 48 anni di professione ha versato alla Cassa tantissimo denaro e propone che venga tolta del tutto l’assistenza sanitaria privata, aumentando le pensioni con i risparmi utilizzati. Chiede inoltre che il principio della cosiddetta “mutualità pura” applicato dalla Cassa venga attenuato, in modo che chi ha versato più contributi possa godere di una pensione più elevata.
Il dott. Mario Mistretta, rispondendo agli interventi, rileva che quella del dott. Mosca è una voce difforme rispetto a tutte le altre. Oggi il principio di solidarietà pura rappresenta proprio un fiore all’occhiello della Cassa. I giovani notai potranno pensare per il futuro a una pensione integrativa perché difficilmente potranno godere del trattamento degli odierni pensionati.
Il Presidente della Cassa saluta quindi i presenti e abbandona l’Assemblea, chiamato da altri impegni istituzionali.
Il dott. Fornari, dopo aver nuovamente salutato e ringraziato gli Organi della Cassa per essere intervenuti come ormai di tradizione alla nostra Assemblea, espone la propria relazione annuale, che era stata inviata per posta a tutti gli iscritti unitamente alla lettera di convocazione ed alla relazione al bilancio:
“Cari Colleghe e Colleghi,
innanzitutto voglio confermare quanto previsto lo scorso anno e cioè che la situazione economica e finanziaria del Paese si è nuovamente aggravata nonostante che si cominci a parlare di piccola ripresa, con la produzione industriale e l’esportazione dei beni e dei servizi leggermente migliorata.
Questo lungo corso dell’economia ha colpito soprattutto le categorie sociali più deboli e in particolare il settore delle pensioni che riguarda un gruppo sociale non più in condizione di difendersi e di fare valere le proprie ragioni verso i terzi e verso lo Stato.
Ciò è accaduto anche per il Notariato. Diminuita l’entità del lavoro dei Notai sono chiaramente diminuite le contribuzioni che riceve la Cassa Nazionale del Notariato.
In questa situazione il Consiglio di Amministrazione della Cassa del Notariato ha preso alcuni provvedimenti fondamentali tali da trasformare completamente la struttura dell’Istituto e soprattutto ha preso disposizioni per diminuire le uscite della Cassa stessa.
Per quanto riguarda i pensionati ha cominciato, da alcuni anni, a non adeguare le pensioni agli indici di variazione del costo della vita pubblicati dall’I.S.T.A.T., ha cambiato i termini per l’andata in pensione dei Notai e cerca di limitare al massimo le spese per la polizza sanitaria.
Ritengo che non sia questo il luogo per esaminare il tipo di polizza sanitaria e delle conseguenze per i pensionati, ma voglio solo constatare che l’indirizzo della Cassa in materia di limitazioni di spese è diretto soprattutto nei confronti dei Pensionati che con il loro lavoro e con i contributi versati nel secolo scorso hanno permesso alla Cassa di arricchire e di creare una struttura scombinata e farraginosa. Ora ha iniziato a rivedere la sua struttura in un modo che lascia pensare che questo Ente diventerà un puro gestore di capitali che derivano dai contributi dei Notai, provvedendo al pagamento delle pensioni e trascurando la polizza sanitaria che si vuole far pagare ai pensionati rimettendo gli stessi nelle mani della Sanità Statale. Ha affidato la gestione del patrimonio sociale a fondi di gestione immobiliare e mobiliare, per cui si deve ritenere che saranno chiusi gli uffici, all’uopo attualmente esistenti.
In questo anno abbiamo parlato più volte con il Presidente ed il Vice Presidente della Cassa e abbiamo inviato ben quattro lettere che richiedevano chiarimenti su fenomeni ed eventi che non ci sembrano chiari. Sono le lettere che avete già trovato pubblicate sul Bollettino, ma non abbiamo mai avuto risposta con qualche chiarimento o qualche riconoscimento.
Alla nostra ripetuta richiesta di formazione di un Comitato paritario che esaminasse i problemi e discutesse gli stessi prima che il Consiglio della Cassa prendesse provvedimenti definitivi, non abbiamo mai avuto una risposta; ora sembra che questa Commissione potrà essere costituita e noi manderemo a farne parte il Notai pensionati: La Cava dott. Virgilio, Monamì dott. Vincenzo e Giuliano dott. Michele.
Con questo accordo penso si riprenderà quello che è la caratteristica propria della nostra Associazione, cioè influenzare gli Organi di governo della Cassa cercando di avere maggiore efficacia, ma perdendo certamente molto di visibilità.
Qualche associato lamenta la mancanza di esteriorità della nostra azione, ma questa è una scelta che fu fatta dai nostri predecessori, allorché ottennero la privatizzazione della Cassa e la presenza di nostri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione e nell’Assemblea dei Rappresentanti.
La nostra influenza si è manifestata in questo momento di crisi nel rinnovo della polizza sanitaria, evitando quello che voleva il Consiglio di Amministrazione e cioè una convenzione con facoltà di adesione, a proprie spese, per i Notai in esercizio e per i titolari della pensione erogata dalla Cassa. La nostra influenza e gli interventi a difesa dei diritti dei Pensionati proseguirà nel tempo, ma è evidente che tanto più sarà possibile, quanto più numerosa sarà l’adesione ad essa dei titolari di pensione notarile.
Mi auguro che la nostra attività in difesa di diritti dei Pensionati sia condivisa, e sia interpretato in modo corretto il nostro operare ed il tipo di azione esercitata.
Colgo l’occasione per invitare tutti i Notai in esercizio – con più di venti anni di attività – ed i Notai pensionati ad iscriversi alla nostra Associazione per conferirle un maggio potere di rappresentanza nei confronti delle controparti.
A tutti i più cordiali ed affettuosi saluti.”
* * *
Il dott. Fornari ha quindi invitato il Tesoriere dell’Associazione dott. Pietro Pierantoni ad esporre il bilancio annuale relativo all’esercizio 2013, che, come da Statuto, era stato depositato nei quindici giorni precedenti l’Assemblea presso la sede della Associazione.
Il dott. Pierantoni, ha così illustrato le risultanze del bilancio al 31 dicembre 2013:
“L’esercizio 2013 si è chiuso con un avanzo di euro 36.535,15 che andrà a cumularsi con quello già esistente al 31 dicembre 2013 ammontante ad Euro 229.195,50.
Per quanto riguarda gli incassi delle quote associative nell’esercizio 2013 si è avuta una inversione di tendenza rispetto al trend negativo degli esercizi precedenti. Infatti, nel 2013 si è verificato un incremento degli iscritti all’Associazione rispetto all’esercizio precedente, passando dai 821 del 2012 ai 989 iscritti del 2013, come si evince dal grafico seguente:
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ENTRATE
Per quanto attiene le entrate di competenza economica relative alle quote associative 2013, le stesse ammontano ad euro 83.261,08, di cui però ancora da incassare al 31.12.2013 euro 10.576,64 compresi nel totale della voce “Crediti verso Notai” di euro 16.951,64 evidenziata tra i conti dell’attivo dello Stato Patrimoniale, più precisamente tale voce comprende:
– Crediti verso Notai relativi all’anno 2012 euro 6.375,00
– Crediti verso Notai relativi all’anno 2013 euro 10.576,64
Euro 16.951,64
Con il successivo grafico si evidenzia la ripartizione in percentuale dei contributi, corrisposti o ancora da corrispondere, relativi all’esercizio 2013 e così ripartiti:
– Contributi Notai in pensione euro 42.700,00
– Contributi Coniugi di Notai euro 37.125,00
– Contributi Notai in esercizio euro 2.300,00
– Contributi Familiari di Notai euro 1.136,08
Totale euro 83.261,08
Per quanto concerne le rendite delle Disponibilità liquide dell’Associazione, esclusivamente interessi attivi, si rileva un sostanziale incremento rispetto all’esercizio precedente passando da euro 104,25 del 2012 ad euro 1.430,28 del 2013.
USCITE
Le spese sostenute per la gestione dell’Associazione ammontano ad euro 48.156,83 un ammontare di poco inferiore rispetto all’importo di euro 51.034,07 sostenuto nel 2012.
La maggiore incidenza delle spese di gestione è data dal costo del personale dipendente e dal costo della redazione e spedizione del Notiziario avente frequenza quadrimestrale. In precedenza si era valutata la possibilità di inviare il Notiziario in via telematica, risparmiando pertanto sui costi di stampa e spedizione, ma si è deciso di non dare seguito in considerazione del fatto che il Notiziario viene inviato ai Notai pensionati o alle loro vedove, i quali potrebbero essere sprovvisti dell’attrezzatura occorrente per riceverlo in tale forma.
ATTIVITA’
Per quanto riguarda l’attivo immobilizzato, costituito dal mobilio e macchine d’ufficio, si è incrementato rispetto all’esercizio precedente di euro 450,27 per l’acquisto di una stampante HP.
I “Crediti verso Notai” di euro 16.951,64 rappresentano il credito per quote ancora da incassare al 31.12.13, come sopra specificato.
Le disponibilità liquide presentano un saldo positivo di Euro 286.025,64 dato dalla somma dei saldi attivi, alla data del 31 dicembre 2013, dei conti correnti intrattenuti rispettivamente presso gli Istituti Poste Italiane, pari ad euro 9.343,18 e Banca Monte dei Paschi di Siena, pari ad euro 276.675,62 oltre alle giacenze di cassa pari ad Euro 6,84.
PASSIVITA’
Il conto “Inps-Inail c/contributi” evidenzia i contributi relativi alla retribuzione del dipendente del mese di dicembre 2013, versati nel gennaio 2013.
Il conto “Erario conto ritenute” rappresenta il debito verso l’Erario al 31.12.2013 per ritenute d’acconto operate sia per lavoro autonomo che lavoro dipendente.
Il Fondo TFR ammontante ad euro 14.007,91 è costituito dagli accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti, incrementato della rivalutazione del fondo e dell’accantonamento annuo e dimimuito dell’erogazione effettuata nel corso dell’esercizio 2012 alla dipendente per un acconto sul TFR.
Il conto “Imposte e tasse e debiti diversi” di euro 4.249,14 comprende i debiti al 31.12.2013 relativi a:
– Fatture da ricevere (per consulenze ammin.) euro 3.172,00
– Erario c/Irap da versare euro 55,82
– Debiti verso terzi (per affitto) euro 305,32
– Personale c/retribuzioni euro 716,00
Euro 4.249,14
Infine, occorre far presente che la buona gestione relativa all’esercizio 2013 ha portato ad ottenere un risultato positivo sia per la gestione economica che finanziaria.
Infatti, l’esercizio chiude con un avanzo economico di euro 36.535,15 a fronte di un avanzo finanziario di euro 32.442,92, il minore risultato della gestione finanziaria dipende dal mancato incasso dei crediti risultanti in bilancio e da accantonamenti effettuati di competenza 2013 .
Il raccordo tra avanzo economico e quello finanziario è il seguente:
AVANZO ECONOMICO 36.535,15 +
Crediti da incassare (comp.2013) 10.576,64 –
Accantonamento TFR 2013 1.337,09+
Stipendio dicembre 2013 e contributi 1.361,00+
Irap competenza 2013 309,00+
Consul. amministr. comp.2013 3.172,00+
Affitto da versare (marzo e aprile 2013) 305,32+
AVANZO FINANZIARIO 32.442,92
Il Bilancio viene rappresentato a dati comparati con quello dell’esercizio precedente per fornire una facile lettura delle variazioni intervenute nelle varie voci di entrata e di spesa.”
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Il Segretario dell’A.S.N.N.I.P. dott. Michele Giuliano ha quindi informato che è stato promosso un sondaggio fra gli iscritti per verificare le competenze informatiche sia per la ristrutturazione del sito internet dell’Associazione che per l’invio del Notiziario in via telematica a chi lo dovesse richiedere, i cui risultati verranno diffusi tramite il bollettino dell’Associazione e pubblicati sul nuovo sito internet.
In nostro sito, ha proseguito il dott. Giuliano, è stato ristrutturato, ma per qualche settimana non sarà ancora possibile accedervi in quanto anche se la struttura è sostanzialmente pronta vi si stanno tuttora inserendo i contenuti. Il sito, che si spera sarà reso operativo nel corso dell’estate, verrà reso accessibile su due livelli: un livello pubblico ed un’area riservata solo agli iscritti con graduale estensione a tutti i titolari di pensioni notarili ed, eventualmente anche ai notai in esercizio ed agli organi di notariato, ma questo sarà deciso dal consiglio. Con successiva comunicazione verranno date ulteriori istruzioni.
Ha poi informato che il Consiglio proporrà alla prossima Assemblea annuale alcune modifiche al vigente Statuto dell’Associazione, con due obiettivi principali: innanzitutto cercare di rinnovare più frequentemente il Consiglio stesso per fare entrare energie nuove, sempre mantenendo in parte una memoria storica, con un rinnovo di parte del Consiglio di anno in anno; consentire poi al Consiglio di utilizzare la tecnologia telematica: il Consiglio infatti è composto da persone provenienti da varie parti d’Italia ed a volte deve essere convocato con una certa frequenza, diventando così la partecipazione dei Consiglieri difficile ed anche onerosa. La modifica all’art. 23 del vigente Statuto cerca di risolvere il problema; è infatti prevista la possibilità di convocazione anche in un luogo diverso dalla sede dell’Associazione; verrà proposto di eliminare la possibilità per gli associati di votare alle assemblee annuali tramite delega, in quanto con la possibilità introdotta da qualche anno di votare per corrispondenza, mantenere il voto tramite delega non ha più significato alcuno.
Le altre modifiche che verranno proposte hanno invece un carattere puramente formale.
Queste proposte di modifica, ha proseguito il dott. Giuliano, verranno portate all’ordine del giorno della prossima Assemblea annuale che si terrà nel giugno del 2015. Sono gradite anche proposte differenti e suggerimenti degli iscritti, che dovranno pervenire alla sede dell’Associazione entro il mese di marzo del prossimo anno. Le proposte pervenute in tempo utile verranno quindi pubblicate sul Notiziario e messe on line nel sito internet.
Il dott. Massimo Barca ha chiesto un chiarimento sul rendiconto economico, in quanto nella voce delle uscite ha notato un aumento degli oneri bancari ed ha chiesto il motivo per cui da € 289,00 del 2012 sono lievitati ad € 675,00 nel 2013.
Il Tesoriere dott. Pierantoni si è riservato di verificare, ed ha comunque replicato che è possibile che il maggior costo sia stato causato da un aumento delle trattenute sui versamenti operato dalla banca tesoriera.
Il dott. Enzo Del Genio, nuovo pensionato, ha proposto che l’avviso di convocazione dei Consigli direttivi venga mandato tramite posta elettronica certificata e che tutti i Consiglieri si dotino di P.E.C. per avere la certezza di arrivo dell’avviso.
E’ poi intervenuta la dott.ssa Cristina Sechi, pensionata associata A.S.N.N.I.P. e Consigliere di Amministrazione della Cassa Nazionale del Notariato, la quale riferisce di rappresentare alcuni Notai pensionati tramite delega e che intende rendersi portavoce di alcune richieste del Notaio pensionato dott. Diego Podetti, che con la propria corrispondenza ha vivacizzato il nostro Notiziario, e del Notaio pensionato dott.ssa Palma Memoli.
Ha rilevato che il bilancio dell’Associazione presenti un notevole aumento dell’avanzo economico che non è stato utilizzato.
Il dott. Fornari spiega che ciò dipende anche dal fatto che tutti i Consiglieri dell’A.S.N.N.I.P. vengono a Roma a proprie spese avendo da anni rinunciato – per non gravare sulle casse della nostra Associazione – ad ogni forma di rimborso.
La dott.ssa Sechi riferisce che i notai Podetti e Memoli eccepiscono la poca informatizzazione sia della Cassa che dell’A.S.N.N.I.P. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione secondo loro non dovrebbe operare con eccessiva riservatezza e l’A.S.N.N.I.P. dovrebbe dare aiuto con investimenti a livello informatico (ad esempio il CUD ormai viene fornito a tutti i pensionati solo in via informatica) Il sito dell’Associazione secondo la dott.ssa Sechi dovrebbe essere utilizzato anche come un forum di discussione per dare così la possibilità agli iscritti di interagire con la nostra Associazione tramite internet.
Ha dichiarato poi di concordare sul fatto che le votazioni possano essere fatte sempre di più con il voto per corrispondenza. Ha rilevato che purtroppo molti iscritti non partecipino più alle Assemblee, ma che possano comunque votare per corrispondenza. Ha chiesto che venga mantenuto l’istituto della delega, che consente al delegante di esprimere le proprie considerazioni all’Assemblea tramite il delegato, mentre il solo voto per corrispondenza gli impedirebbe di esercitare tale facoltà.
Ha infine rilevato che i titolari di pensione sono circa 2.400 mentre gli iscritti all’Associazione sono meno della metà ed ha invitato tutti gli associati a fare opera di proselitismo.
Il dott. Giuliano ha chiarito che è purtroppo complicato acquisire nuovi iscritti per la effettiva difficoltà a raggiungerli e ad informarli delle iniziative del nostro sindacato.
La dott. Sechi ha ricordato che un tempo vi erano moltissimi iscritti che con gli anni sono diminuiti, mentre oggi sembra che tale emorragia di iscritti si sia finalmente arrestata ed anzi gli iscritti siano fortunatamente aumentati; suggerisce di consultare l’annuario notarile per contattare notai potenzialmente interessati ad iscriversi.
Ha lamentato la mancanza di una segreteria efficiente e suggerito, anche a costo di dover sostenere maggiori spese da parte dell’A.S.N.N.I.P., di assumere qualcuno che abbia una funzione più attiva; ha poi rilevato che il sondaggio cui accennava il dott. Giuliano sia poco indicativo in quanto su oltre 1000 iscritti hanno risposto solo in 100. Propone che la segreteria contatti tutti gli iscritti tramite posta elettronica. Probabilmente secondo la dott.ssa Sechi servirebbe una segreteria che si occupi di queste cose più stabilmente e possa aiutare anche a dare assistenza sindacale, come un patronato, aiutando gli iscritti per le richieste di tipo sanitario.
Il dott. Giuliano chiarisce che sul vecchio sito internet venivano indicati gli istituti sanitari convenzionati, mentre il nuovo sito diverrà dinamico e sarà autonomo rispetto al sito internet della Cassa. L’esperienza ed il contributo di tutti gli iscritti sarà determinante per la crescita del nuovo sito.
La dott.ssa Sechi richiede una maggiore dinamicità dell’Associazione. Ricorda che il Presidente Fornari aveva cercato di dare un maggior impulso all’Associazione stabilendo contatti anche a livello internazionale.
Spiega che, per quanto riguarda il notariato francese, i pensionati hanno creato un annuario dei notai in pensione, addirittura con le fotografie quando autorizzate, e per ogni notaio pensionato viene pubblicata una scheda personale con indicati i maggiori interessi.
Uno strumento – secondo la dott.ssa Sechi – per migliorare i rapporti fra i pensionati potrebbe essere quello di organizzare incontri conviviali; nel passato era stata ad esempio organizzata una crociera. Serve un maggiore dinamismo. Riguardo la polizza sanitaria, la dott.ssa Sechi riporta il pensiero del dott. Podetti – dal quale peraltro si dissocia – dicendo che il sistema sanitario nazionale funziona egregiamente e che quindi la polizza sanitaria della Cassa sarebbe inutile. La dott.ssa Sechi sostiene personalmente che la polizza sanitaria sia invece fondamentale e addirittura sarebbe meglio avere una polizza migliore piuttosto che avere un leggero aumento del trattamento pensionistico.
Ricorda che vi sono tre notai pensionati all’interno del Consiglio di Amministrazione della Cassa che stanno realmente lavorando nell’interesse di tutti i pensionati. Dice di svolgere la propria funzione per la tutela dei colleghi pensionati che rappresenta anche a costo di subire l’accusa di essere in conflitto di interessi. Ritiene e ribadisce che lo scopo prioritario della Cassa Nazionale del Notariato sia la tutela degli interessi dei notai pensionati e di essere a disposizione di chiunque voglia contattarla per esporle eventuali problemi.
Ribadisce che la situazione della Cassa non è brillante, che il bilancio è positivo perché sono state fatte manovre che hanno consentito di mantenere questa sicurezza, ma per quanto riguarda la polizza sanitaria la Cassa non può purtroppo proseguire come oggi in quanto il costo è divenuto ormai insostenibile. Il costo per la quota a carico dei pensionati verrà comunque compensato dalla mancata trattenuta che nel passato è stata operata dalla Cassa.
Il dott. Paolo Pedrazzoli, già Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, neo pensionato e recentemente iscritto all’A.S.N.N.I.P., in vista della prossima riunione del Consiglio di amministrazione della Cassa che dovrà decidere sulla polizza sanitaria, formula alcune domande: chi paga la polizza base? e la polizza integrativa? Evidenzia quindi che se la Cassa pagasse la polizza base per tutti (pensionati e notai in attività) e pagasse solo l’integrazione per tutti i pensionati, per questi ultimi dovrebbe sostenere un onere di 2 mila euro a testa che, moltiplicato per i circa 2500 pensionati, comporterebbe per la Cassa un costo annuo aggiuntivo di circa 5 milioni. Sommando a tale importo il costo per la polizza base per i notai in attività, pari a un milione e cinquecentomila euro, la Cassa spenderebbe comunque molto meno rispetto ad oggi, con un indubbio vantaggio economico per i notai in pensione.
Se il Consiglio di Amministrazione della Cassa non volesse accettare di sottoscrivere una polizza sanitaria per i pensionati a totale carico della Cassa stessa, secondo il dott. Pedrazzoli si dovrebbe allora cercare di godere quantomeno i benefici fiscali, utilizzando l’E.M.A.P.I. per avere una detrazione fiscale totale.
Il dott. Pedrazzoli raccomanda quindi a chi andrà a trattare con il Consiglio di Amministrazione della Cassa di evidenziare tutti questi aspetti. Evidenzia come sia importante che venga garantito il principio di continuità e che anche ai notai pensionati sia fornita un’assistenza sanitaria tramite la polizza collettiva.
Il dott. Pedrazzoli si dichiara convinto che la posizione della Cassa sia molto solida, con un patrimonio di 1 miliardo e 400 milioni di euro. Il problema principale è riuscire a far rendere tale patrimonio in maniera adeguata. Quello mobiliare oggi rende pochissimo, anche se il rendimento annuo (che si attesta sul 2,5% lordo) è comunque buono rispetto all’attuale situazione di mercato.
Il conferimento degli immobili della Cassa nei fondi immobiliari, visto a posteriori, non ha avuto un ritorno in termini di rivalutazione dei beni (che non si è vista) o di canoni di locazione.
Oggi – secondo il dott. Pedrazzoli – il problema vero è di uscire da questa situazione di stallo: da parte del fondo immobiliare si devono riottenere gli immobili o la liquidazione del valore degli stessi. Oltretutto, oggi si pagano al fondo delle laute commissioni, a fronte di uno scarsissimo ritorno economico. Sino ad oggi è infatti stato incassato pochissimo dai fondi, forse solo un milione di euro e la Cassa oltretutto non ha più incassato i canoni di locazione.
La politica attuale della Cassa è di non dare ulteriori apporti ai fondi immobiliari, ma forse oggi varrebbe la pena addirittura di uscirne, anche a costo di sopportare una perdita.
La dott.ssa Sechi si dice d’accordo sulla possibilità di non gravare sui pensionati e si rallegra del fatto che il dott. Pedrazzoli non sia più dell’idea di effettuare un prelievo di solidarietà del 6%.
Il dott. Pedrazzoli replica che quella del contributo di solidarietà era solo una delle proposte in esame durante la propria presidenza e solo perché pareva che la Cassa potesse essere in una situazione di bilancio in sofferenza, ma prima di applicare un tale contributo aveva comunque proposto un contributo per i Notai in attività e poi un risparmio sulla polizza sanitaria e solo in terza battuta un contributo di solidarietà a carico dei pensionati.
Oggi si è però chiarito che la Cassa ha un avanzo economico e quindi non è più necessario prendere in considerazione tali ipotesi.
Il dott. Alessandro Muliebri ritiene che per il principio della mutualità che contraddistingue la Cassa ed il Notariato, vi debba essere maggior tutela per i pensionati e per i soggetti più deboli.
La Long Term Care (garanzia collegata ai problemi di non autosufficienza) è ormai ridotta a zero ed il povero notaio disabile o con un coniuge disabile si trova in grandi difficoltà economiche.
Interviene il dott. Zotta, Notaio in esercizio, sottolineando che quest’anno hanno partecipato personalmente all’Assemblea annuale un rilevante numero di iscritti, mentre lo scorso anno erano presenti circa 15 pensionati. Questa maggiore presenza denota che oggi i problemi per la categoria sono grandi. Suggerisce che nello Statuto dell’Associazione siano previste più assemblee degli iscritti nel corso dell’anno. Stigmatizza il fatto che all’odierna Assemblea abbia partecipato solo la dott.ssa Sechi e non gli altri due Consiglieri pensionati della Cassa. Suggerisce che nell’ottica di una maggiore partecipazione la pubblica opinione dovrebbe essere maggiormente sensibilizzata.
Da notaio che si avvicina alla pensione, il dott. Zotta ha poi riferito di non avere mai meditato sul fatto che il contributo dei notai alla Cassa è di gran lunga inferiore rispetto a quello versato dagli altri professionisti alle altre casse di previdenza. Secondo il dott. Zotta serve sollecitare il Consiglio di Amministrazione della Cassa a riqualificare il patrimonio immobiliare. Per quanto riguarda i risultati del sondaggio, prende atto che gli iscritti informatizzati siano una netta minoranza.
Il dott. Enzo Del Genio considera che la cosa più importante per l’Associazione è quello di individuare con certezza la platea dei possibili iscritti e chiede in proposito uno sforzo da parte del Consiglio Direttivo per aumentarne il numero. Ritiene che il problema dei pensionati sia causato dalla solitudine e dall’inutilità. L’A.S.N.N.I.P. dovrebbe cercare di risolvere questi problemi. I Consigli notarili hanno fondi a disposizione per le borse di studio. Secondo il dott. Del genio i notai pensionati potrebbero istituire dei comitati organizzativi per conferire tali borse di studio. L’A.S.N.N.I.P. potrebbe poi organizzare dei viaggi per i pensionati, come già accaduto su iniziativa di singoli notai in pensione. Ha infine ringraziato tutti i Consiglieri dell’Associazione per avere rinunciato ai rimborsi ed alle indennità Augura che in futuro le risorse e le competenze dei notai pensionati possano essere utilizzate al meglio.
Terminati gli interventi, il Presidente dell’A.S.N.N.I.P. dott. Fornari invita i presenti ad esercitare il diritto di voto.
Finita la votazione ed esaminate anche le schede pervenute per posta, la Commissione di scrutinio proclama i seguenti risultati:
Relazione del Presidente: 144 voti favorevoli.
Relazione del Tesoriere: 141 voti favorevoli, 3 schede bianche.
Approvazione del bilancio: 141 voti favorevoli, 3 schede bianche.
Il Presidente dell’ASNNIP dott. Alberto Fornari, non essendovi altre richieste di intervento da parte degli associati presenti, dichiara sciolta l’Assemblea alle ore 13,10.