“Dall’ultima Assemblea che si è tenuta il 2 luglio 2015 il Notariato è stato particolarmente impegnato nel seguire i lavori parlamentari relativi al D.D.L. concorrenza.
Attualmente dopo le dimissioni del Ministro competente Guidi, che hanno determinato una sospensione dei lavori della commissione industria in Senato, il testo diffuso sul sito del Senato non prevede più una deroga alla competenza dei Notai con estensione delle competenze per gli Avvocati degli atti relativi a trasferimenti immobiliari di immobili non residenziali per un valore sino ad € 100.000,00 e stabilisce in sede di revisione della tabella l’abolizione del parametro dei 50.000 Euro annui di onorari repertoriali, modifica altresì il parametro relativo alla popolazione ridotto ad un Notaio ogni 5.000 abitanti, tenendo conto tuttavia dell’estensione del territorio e dei mezzi di comunicazione.
Nella versione pubblicata sul sito del Senato è evidenziato peraltro un emendamento proposto dalla Senatrice Finocchiaro, Baroni e altri per mantenere nelle attribuzioni delle sedi i criteri e parametri “della popolazione, dell’andamento statistico degli atti ricevuti e autenticati dai Notai, della estensione del territorio e dei mezzi di comunicazione promovendo che di regola ad ogni posto notarile corrisponda una popolazione di almeno 5.000 abitanti (vedi emendamenti all’art. 42)”.
Lo stesso provvedimento prevede poi:
- L’obbligo per il Notaio di versare su apposito conto corrente tutte le somme dovute a titoli di tributi, le somme affidate e annotate nel registro somme e valori, l’intero prezzo o corrispettivo, ovvero il saldo negli atti di trasferimento di proprietà o diritti reali immobiliari o di aziende.
- La tenuta da parte del Consiglio Nazionale del Notariato del Registro delle Successioni (art. 43).
- La costituzione delle S.r.l. semplificata per scrittura privata (art. 44).
- Trasferimenti di quote di S.r.l. anche per atto firmato digitalmente (art. 45).
L’Associazione è intervenuta su questo provvedimento con un comunicato nel quale, oltre a criticare la riduzione di competenze, ha espresso un giudizio negativo sull’estensione del numero dei Notai distribuiti sul territorio senza tener conto delle profonde differenze nel tessuto economico e sollecitando anche la Cassa a prendere posizione su un provvedimento che potrebbe avere conseguenze devastanti sul sistema previdenziale.
l lavori sul D.D.L. riprenderanno tra breve dopo la nomina del nuovo Ministro dello Sviluppo Economico.
L’altro tema sul quale l’Associazione è intervenuta anche con una audizione nel Consiglio della Cassa è quello assai rilevante, soprattutto per i nostri iscritti, della polizza sanitaria.
Il mantenimento di indirizzo della Cassa che ha abbandonato la copertura totale a proprio carico per tutti i suoi iscritti del premio di assicurazione e ha fatto la scelta di coprire solo i grandi interventi lasciando poi ai singoli iscritti la scelta di sostenere la spesa dei premi relativi alla copertura della polizza integrativa, ha avuto come conseguenza una forte diminuzione degli iscritti che fruiscono di copertura sanitaria integrativa.
Dei 7.538 iscritti alla Cassa solo 2.751 hanno optato per la copertura sanitaria integrativa, cioè poco più di un terzo di tutti gli iscritti; di questi 1.952 sono Notai in esercizio e solo 799 pensionati su un totale di 2.613 titolari di pensione.
L’esercizio dall’1 novembre 2014 all’1 novembre 2015 si è chiuso per la Compagnia Assicuratrice R.B.M. con un disavanzo di € 426.343,18.
Questi risultati inducono ad una riflessione sull’opportunità di ricorrere per il futuro ad una analoga copertura assicurativa della spesa sanitaria che, a giudizio dell’A.S.N.N.I.P., presenta i seguenti aspetti negativi:
- la procedura di gara pubblica europea (predisposizione del bando, pubblicazioni, esame dell’offerta ecc.) è molto impegnativa e con ricorrenze troppo ravvicinate, considerando che la durata contrattuale è limitata ad un biennio;
- l’esito della gara, che comporta anche la spesa per il broker, è assai incerto: all’ultima gara hanno partecipato solo due compagnie di assicurazione.
Quest’ultimo aspetto, comporta un aggravamento del rischio della mancanza di CONTINUITA’ della copertura, particolarmente rilevante per i soggetti ultra sessantenni.
La procedura di gara non ha determinato alcun effetto positivo sotto il profilo concorrenziale perché i premi subiscono un continuo aumento anziché diminuire; se tutti gli iscritti avessero aderito alla proposta di copertura integrativa la spesa complessiva sarebbe stata di € 11.307.000,00 (premio di € 1.500,00) che aggiunti agli € 2.018.299,50 pagati dalla Cassa avrebbero comportato una spesa complessiva di € 13.325.299,50 a fronte di € 12.234.471,00 (consuntivo 2013) pagati direttamente dalla Cassa quando provvedeva alla copertura per tutti gli iscritti.
Si propone pertanto di abbandonare la copertura con polizza assicurativa e di scegliere la copertura sanitaria con adesione ad una mutua sanitaria (società di mutuo soccorso).
Questo modello presenta le seguenti peculiarità:
- il modello è “a porte aperte”; non vi è un termine di adesione ed ogni iscritto alla Cassa in qualsiasi momento può aderire alla convenzione assumendo la qualità di socio;
- non vi è termine di scadenza e quindi una volta accettata l’adesione e assunta la qualità di socio non vi è alcun rischio di uscita dalla copertura che permane sino alla morte, fatte salve le variazioni di contributo dipendenti dall’andamento della gestione;
- la convenzione prevede sin d’ora la possibilità di una differenziazione del contributo secondo le diverse situazioni individuali e di una rateizzazione.
Su questo tema si è anche valutata la possibilità di aderire alla polizza di E.M.A.P.I., Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i liberi professionisti, con un incontro con il Presidente dottor Houlis invitato in una riunione di Consiglio Direttivo.
Si è in attesa di conoscere il testo del nuovo bando di gara europeo per valutare il trattamento riservato ai pensionati rispetto ai quali si è fatto presente al Consiglio di Amministrazione che si ritiene necessario prevedere una differenziazione del premio a secondo che la tutela sia limitata al singolo ovvero ad un nucleo famigliare e prevedere altresì una rateazione mensile del premio con versamento diretto da parte della Cassa.
Si propone di richiedere una contribuzione diretta dalla Cassa a favore di ogni Notaio o pensionato che scelga una copertura integrativa oltre a quella del servizio sanitario nazionale. Una ulteriore soluzione potrebbe essere quella di costituire un Fondo Sanitario del Notariato al quale potrebbero iscriversi non solo i Notai in esercizio e i pensionati, ma anche i dipendenti degli studi notarili, dei Consigli Notarili, del Consiglio Nazionale e della Cassa Nazionale e loro famigliari.
I versamenti dei contributi di tutti questi possibili iscritti determinerebbero un flusso finanziario di notevole entità e permetterebbero una diversa e più favorevole valutazione dei rischi; gli eventuali avanzi di gestione rimarrebbero poi nel Fondo, che dovrebbe avere almeno nella fase iniziale la garanzia del patrimonio della Cassa.
Il Fondo Sanitario del Notariato gestito all’interno della Cassa Nazionale del Notariato si avvarrà di un provider per la stipulazione di convenzioni e per lo svolgimento delle attività di assistenza sanitaria.
Con riguardo all’ultima tornata elettorale, abbiamo provveduto a indicare una rosa di nomi sia dei Notai pensionati da cooptare nell’Assemblea dei Delegati sia dei Notai pensionati da cooptare nel Consiglio della Cassa.
Ad oggi risultano cooptati nell’Assemblea dei Delegati i seguenti notai pensionati:
- GIURATRABOCCHETTI Consalvo
- BARCA Massimo
- GUARNIERI Luciano
- DEL GENIO Vincenzo
- CAMPO Renato
- SIMONE Mario
Si auspica peraltro che vi sia maggiore informazione e comunicazione tra l’Associazione e il Consiglio della Cassa e che aumentino le forme di collaborazione.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione si è riunito nelle seguenti date:
29 gennaio 2015, 19 febbraio 2015, 15 aprile 2015, 7 maggio 2015, 10 giugno 2015, 2 luglio 2015, 16 luglio 2015, 24 settembre 2015, 15 ottobre 2015, 26 novembre 2015, 17 dicembre 2015, 28 gennaio 2016, 18 febbraio 2016, 20 aprile 2016 e 26 maggio 2016.
In due occasioni sono stati incontrati i rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali notarili (FederNotai, Giovani Notai, Sindacato Sociale di Notai, Notai Cattolici, Notaract) per promuovere iniziative concordate.
In tema di assicurazione sulla responsabilità civile è assolutamente necessario che il Consiglio Nazionale si interessi del problema determinato dall’indirizzo assunto dalla Cassazione che ha ritenuto operante la prescrizione decennale non dal momento in cui si è verificato il fatto che ha determinato il danno, ma solo dal momento in cui il danno viene segnalato; ciò determina il rischio di richiesta di risarcimento senza limite di tempo.
È una questione che interessa direttamente anche le compagnie di assicurazione e ritengo che si debba concordare con esse un piano per sensibilizzare il Legislatore per una modifica delle norme sulla prescrizione.
Con delibera del 7 Aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha deciso di non concedere neanche per l’anno 2016 la perequazione delle pensioni in essere, in applicazione di quanto previsto dall’art. 22 del regolamento che prevede che tra i due indici di rivalutazione – quello relativo all’andamento dei contributi e quello I.S.T.A.T. – trovi applicazione quello più basso; nell’anno 2015 l’indice I.S.T.A.T., il più basso, è stato addirittura negativo per – 0,1% (la variazione per i contributi è stata del + 4,60%).
Occorre tuttavia far rilevare che esistono le condizioni perché il Consiglio della Cassa possa esercitare la facoltà prevista dall’ultimo comma dell’art. 22 di non applicare la regola richiamata e procedere, se non ad una perequazione, almeno ad una erogazione una tantum per l’anno 2016 a favore dei pensionati.
Richiamo a tal fine alcuni dei dati più rilevanti dell’ultimo bilancio relativo all’esercizio 2015:
Contributi previdenziali 2015 |
Euro |
264.953.084 |
Pensioni agli iscritti 2015 |
Euro |
201.110.970 |
Saldo generale della gestione corrente (previdenziale e assist.) Euro |
60.337.989 |
|
Saldo della gestione patrimoniale (immobiliare e mobiliare) |
Euro |
31.003.869 |
(comprensivo delle indennità di cessazione) Altri ricavi
Altri ricavi |
Euro
Euro |
5.409.232 |
Saldo gestione maternità |
Euro |
380.595 |
Totali Costi |
Euro |
64.695.009 |
(compresi Euro 48.843.685 in accantonamenti, ammortamenti e svalutazioni) Avanzo economico d’esercizio |
Euro |
32.436.676 |
Il bilancio, oltre ad un cospicuo avanzo di gestione, evidenzia rispetto al 2014 un aumento delle entrate contributive pari al 4,6%; è un dato che riflette altresì un rallentamento dell’andamento negativo del ciclo economico, o meglio l’inizio di una ripresa.
Nella relazione si richiama l’andamento delle pensioni degli iscritti che registra un aumento complessivo rispetto al 2010 del 13,61% dovuto, non all’aumento dell’assegno di pensione, ma all’aumento del numero dei pensionati e all’allungamento della vita (in valori assoluti da € 177.019.933,00 ad € 201.110.970,00), ma si indica altresì l’andamento dei contributi saliti da € 204.077.497,00 del 2010 ad € 264.593.084,00 in termini percentuali (con l’anno 2011 e 2012 in negativo) pari al 29,66%. L’indice di copertura, valutando il rapporto tra le pensioni e il gettito contributivo, è del 76%.
Questi dati evidenziano altresì la possibilità di attuare una politica previdenziale di maggior favore per i giovani Notai (es. fino a 35 anni) che non raggiungono livelli repertoriali tali da consentire una organizzazione minima dello studio e un reddito tale da garantire una remunerazione decorosa per la funzione pubblica svolta, requisiti da determinare e verificare con assoluto rigore.
È questo un problema che dovrebbe porsi alla massima attenzione degli organi istituzionali del Notariato per evitare il sorgere e lo stabilizzarsi di un conflitto generazionale tra i giovani Notai che si sentono gravati da pesanti oneri contributivi in un contesto economico poco favorevole e i Notai già pensionati che a giudizio dei giovani Notai godono di una posizione di rendita finanziaria, che è sostenuta da un prelievo contributivo per loro particolarmente gravoso.
Non si può condividere tale valutazione che non tiene nel debito conto che anche i pensionati sono stati giovani Notai e che hanno, nella quasi totalità, versato contributi per 40 e più anni.
Tuttavia è necessario evitare che il conflitto generazionale sostituisca o infici il patto generazionale che ha sino ad ora retto il nostro sistema attuando scelte a favore dei giovani che, con le opportune verifiche ai fini del mantenimento degli equilibri previdenziali, potrebbero essere attuate nei seguenti modi:
- diminuire sino ad un 15 o 20 % dei versamenti contributivi;
- ovvero versamento contributivo forfettario stabilito in una somma fissa.
La previdenza, qualunque sia il sistema adottato, è strettamente legata all’andamento dei cicli economici. E pertanto auspico che il trend positivo delle contrattazioni immobiliari e del numero degli atti in genere possa proseguire favorendo l’aumento dei versamenti dei contributi e l’equilibrio di gestione.
Un affettuoso augurio a tutti.”