Il Ddl concorrenza, nel Capo VII dedicato ai «Servizi professionali» entra nel merito di due specifiche professioni: notai ed avvocati.
I primi si dicono soddisfatti del riconoscimento del ruolo di terzietà che il disegno di legge riconosce loro; i secondi invece preferiscono non commentare il fatto che il Ddl reintroduce questioni che erano state affrontate e si pensava “risolte” con la riforma forense.
Per i notai si amplia il numero di posti, perché il rapporto notaio popolazione passa da uno ogni 7mila a uno ogni 5mila abitanti. “Una scelta che va a vantaggio dei giovani e che mi auguro sarà sostenuta dal ministero della Giustizia con un adeguato numero di concorsi e un numero sufficiente di posti” (afferma il presidente del Consiglio nazionale del notariato Maurizio D’Errico) il quale sottolinea anche che sarebbe un’ulteriore aiuto ai giovani il raddoppio, almeno, dei tentativi utili per partecipare al concorso da tre a sei.
(Sull’argomento della determinazione delle sedi notarili vedi alcune nostre considerazioni [n.d.r.])
Altre novità attinenti il notariato, sono costituite:
- dalle modifiche alla normativa (peraltro non ancora operativa) circa il deposito del prezzo della compravendita, a mani del notaio rogante che, da obbligatorio che era nelle previzioni originarie, diviene una facoltà di cui ciascuna della parti si può avvalere;
- dal trasferimento del Registro delle successioni dai tribunali al Consiglio Nazionale del Notariato, registro che, spiega il presidente D’Errico, sarà operativo prima dell’estate prossima e sarà consultabile gratuitamente, attraverso un qualsiasi studio notarile e dall’estero attraverso i consolati. Al Registro saranno collegate anche le Cancellerie dei tribunali che inseriranno gli aggiornamenti.
(da un articolo di Federica Micardi ne Il Sole 24 Ore – 07/10/2015 – pg. 17)