Commissione Bilancio e Tesoro del 28 aprile 2015

Ddl Concorrenza: il resoconto della Commissione Bilancio e Tesoro del 28 aprile 2015.

Il presidente Boccia:

Ricorda che, ai sensi dell’articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, il parere che la Commissione bilancio è chiamata ad esprimere alla Presidente della Camera ha la finalità di accertare se il provvedimento collegato non rechi disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato, nonché dalla risoluzione di approvazione del Documento di economia e finanza (o della relativa Nota di aggiornamento).

Omissis

Tutto ciò considerato, ritiene che le disposizioni del disegno di legge risultano riconducibili alle materie individuate dalla risoluzione parlamentare di approvazione del DEF 2015, posto che quest’ultima individua tra i provvedimenti collegati il citato disegno di legge, e che lo stesso non reca disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato.

Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,

esaminato il disegno di legge recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza» (C. 3012);

rilevato che l’articolo 10, comma 6, della legge n. 196 del 2009 dispone che in allegato al DEF sono indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei quali reca disposizioni omogenee per materia, tenendo conto delle competenze delle amministrazioni, e concorre al raggiungimento degli obiettivi programmatici fissati dal DEF, con esclusione di quelli relativi alla fissazione dei saldi, nonché all’attuazione del Programma nazionale di riforma, anche attraverso interventi di carattere ordinamentale, organizzatorio ovvero di rilancio e sviluppo dell’economia;

preso atto dei contenuti della risoluzione con la quale la Camera ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2015, in ordine ai provvedimenti da ritenere collegati alla manovra di finanza pubblica;

considerato che le disposizioni del disegno di legge in oggetto – conformemente a quanto indicato nel titolo del provvedimento e nella relazione illustrativa –, recando interventi strutturali volti a conseguire un miglioramento dell’efficienza dei mercati attraverso un’accentuata promozione delle dinamiche competitive, per rinnovare e rafforzare l’economia italiana, sono riferibili alla disciplina relativa alla legge annuale per il mercato e la concorrenza e possono, pertanto, ricondursi prevalentemente alle competenze del Ministero dello sviluppo economico;

osservato che le disposizioni del provvedimento medesimo, pur presentando in molti casi carattere ordinamentale e organizzatorio, sono volte a rinnovare e rafforzare l’economia italiana, prevedendo una regolamentazione meno restrittiva nonché la rimozione delle barriere all’entrata e dei vincoli che gravano sulle imprese al fine di incrementare i tassi di investimento di lungo periodo e accrescere la produttività delle imprese e, pertanto, generare maggiore reddito e maggiore occupazione, con ricadute positive – abbassando il costo di beni e servizi – non solo sulla competitività del tessuto produttivo ma anche sulla qualità della vita dei cittadini e, pertanto, sono suscettibili di concorrere al conseguimento degli obiettivi programmatici;

considerato che le disposizioni del disegno di legge sono riconducibili ai temi individuati dalla risoluzione parlamentare di approvazione del DEF 2015, posto che quest’ultima ha inserito tra i provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica il citato disegno di legge;

RITIENE

che il contenuto del disegno di legge C. 3012, recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza»:

a) sia riconducibile alle materie individuate dalla risoluzione parlamentare di approvazione del DEF 2015, posto che quest’ultima ha inserito tra i provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica il citato disegno di legge;

b) non rechi disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato».

Omissis

La Commissione approva la proposta di parere del presidente.

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