Attività del Consiglio Direttivo nella seduta del 16 novembre 2017.
Alla riunione del Consiglio Direttivo del 16 novembre 2017 erano presenti il Presidente Paolo Pedrazzoli, il Vice Presidente Paolo Armati, il Segretario Michele Giuliano ed i Consiglieri Arturo Della Monica, Virgilio La Cava, Prospero Mobilio e Pietro Pierantoni. Il Presidente ha informato il Consiglio che la Corte Costituzionale, con sentenza del 24 ottobre 2017, è nuovamente ritornata a valutare la costituzionalità del blocco dell’adeguamento degli assegni pensionistici. Non essendo stato ancora pubblicato il testo della sentenza, non è stato possibile trattare l’argomento in maniera approfondita e con cognizione di causa; tuttavia, da quanto è possibile arguire dal comunicato della Corte Costituzionale, quest’ultima sentenza riconfermerebbe l’orientamento precedente della Corte che, mentre ha ritenuto illegittimo l’azzeramento totale della rivalutazione per le pensioni di importo superiore a tre volte il minimo INPS, ha già espresso, nella motivazione della precedente Sentenza n. 70/2015, il convincimento della non contrarietà al dettato costituzionale di un trattamento rivalutativo differenziato per fasce di reddito. Alla luce di ciò il Consiglio attenderà il deposito delle motivazioni prima di prendere alcuna decisione. Il dott. Pedrazzoli ha comunicato al Consiglio di avere fissato un incontro con un rappresentante di Assigeco per definire – anche in relazione a quanto si sa della proposta di polizza collettiva all’esame del Consiglio Nazionale del Notariato, che formerà la base del prossimo bando di gara relativo – i contenuti di una nuova convenzione con gli Associati ASNNIP.
Per quanto riguarda rapporti tra l’ASNNIP e la Cassa Nazionale del Notariato in relazione alle richieste di adeguamento delle pensioni e di erogazione di un assegno straordinario una tantum, viene rilevato che la decisione di non procedere anche per quest’anno all’aumento delle pensioni sia sostanzialmente regolare, avendo una motivazione che rimanda alla disposizione (art. 22) del Regolamento secondo la quale la perequazione si effettua in base al più basso dei due coefficienti previsti (indice ISTAT e andamento della contribuzione); mentre questo secondo indice è positivo, come risulta dall’ultimo bilancio della Cassa, l’indice ISTAT è pari a zero, così come comunicato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Si dovrà quindi attendere il deposito dei nuovi risultati definitivi che il Ministero fornirà il prossimo anno in relazione a quello in corso: solo a quel punto si potrà decidere sulle eventuali opportune iniziative da intraprendere. Per quanto riguarda la mancata erogazione di un contributo una tantum, il dott. Pedrazzoli ha informato il Consiglio di avere chiesto alla Cassa, ai sensi delle vigenti norme in tema di trasparenza e di diritto di accesso agli atti, il rilascio di copia delle deliberazioni relative alla discussione e alla motivazione del suddetto provvedimento di diniego e si dovrà attendere la risposta del Presidente dott. Mistretta per assumere qualsiasi decisione sull’atteggiamento da tenere al riguardo.