Attività del Consiglio Direttivo nella seduta del 22 marzo 2018.
Alla riunione del Consiglio Direttivo del 22 marzo 2018 erano presenti: il Presidente Paolo Pedrazzoli, il Vice Presidente Paolo Armati, il Tesoriere Orazio Ciarlo, il Segretario Michele Giuliano ed i Consiglieri Arturo Della Monica, Virgilio La Cava, Prospero Mobilio e Pietro Pierantoni; era inoltre presente il direttore del Notiziario Alessandro Guidotti e la dott.ssa Maria Cristina Stivali, Notaio in attività, invitata avendo manifestato la propria disponibilità ad accettare la cooptazione quale rappresentante dei Notai in esercizio nel Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P. in sostituzione del collega Orazio Ciarlo, collocato in pensione a domanda.
In apertura di riunione il dott. Pedrazzoli ha riferito sugli esiti di una lettera inviata al Presidente ed ai Consiglieri della Cassa Nazionale del Notariato che parrebbe aver suscitato le rimostranze di parte dei destinatari, rilevando che, a fronte di rilievi critici in merito ad una gestione amministrativa è del tutto lecito non condividerli, ma qualsiasi obiezione va fondata su dati di fatto come su tali dati sono state elaborate le critiche.
Nella propria lettera il dott. Pedrazzoli aveva avanzato la richiesta alla Cassa di rientrare nel possesso dei beni immobili a suo tempo conferiti ai Fondi, in forma diretta o indiretta attraverso una società immobiliare avente per socio unico la Cassa medesima.
Viene rilevato che gli immobili gestiti direttamente dalla Cassa Nazionale del Notariato danno un seppur minimo rendimento, mentre la gestione dei Fondi immobiliari è del tutto negativa e che debba essere assolutamente messa in atto una inversione di tendenza.
Il Consiglio Direttivo ritiene che la Cassa debba chiedere conto alle S.G.R. che amministrano i Fondi immobiliari dei risultati della loro gestione, cosa di cui non si fa parola nel bilancio della Cassa.
Viene inoltre rilevato che l’ultimo acquisto operato dalla Cassa (immobile in Roma, via in Lucina, che ospita una caserma dei Carabinieri) sia stato effettuato direttamente tramite i Fondi immobiliari, a conferma che la rilevata situazione negativa della gestione dei medesimi Fondi immobiliari non ha influenzato le decisioni del C.D.A. della Cassa.
Il dott. Pedrazzoli ha poi informato il Consiglio che l’I.S.T.A.T. ha pubblicato l’elenco annuale degli Enti inseriti nel bilancio consolidato dello Stato nel quale, di nuovo, sono state considerate le Casse previdenziali privatizzate, senza peraltro che ciò possa comportare l’obbligo di versare all’Erario le somme risparmiate, grazie alla decisione della Corte Costituzionale la quale con la sentenza n. 7/2017 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che lo prevedeva.
Il Consigliere La Cava, ad integrazione delle comunicazioni del Presidente e richiamando la norma che prevede che il cumulo contributivo, da oneroso che era, sia divenuto gratuito, ha chiesto che l’A.S.N.N.I.P. ne solleciti la piena operatività cosicché i Notai (pochi o tanti interessati) che si trovano nella condizione di usufruirne, possano farlo. Inoltre, con riferimento al problema della decorrenza della prescrizione dell’azione per il risarcimento del danno, scaturita dal ben noto ed ormai consolidato orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione, ha evidenziato che sia necessario sollecitare il Consiglio Nazionale del Notariato perché, insieme agli altri ordini professionali, solleciti la risoluzione del problema in sede legislativa.
Il dott. Pedrazzoli ha così ricordato quanto sia già stato fatto; in particolare, richiamando il proprio intervento al Congresso di Verona nel corso del quale aveva posto in evidenza la necessità di un intervento legislativo sull’argomento, nonchè le lettere inviate dall’A.S.N.N.I.P. ai Presidenti delle Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e del Senato con la stessa richiesta; ha poi rammentato che una norma, nel senso desiderato, era stata introdotta nel disegno di legge Sacconi sull’equo compenso, disegno di legge che, purtroppo, è stato abbandonato in quanto la normativa sull’equo compenso è giunta a diventare Legge per altra strada.
Il Consigliere La Cava, ritenendo necessario ed urgente risolvere la questione, a fronte della insensibilità degli Ordini professionali su questo argomento, suggerisce di promuovere un’azione unitaria da parte dei sindacati professionali.
Per quanto attiene il rinnovo della convenzione per la copertura della responsabilità civile, il Presidente ha informato i Consiglieri che esiste una proposta di allargamento della polizza stipulata dal C.N.N. anche ai pensionati.
L’ultima polizza stipulata dal C.N.N. prevede una copertura illimitata per tutti i notai che andranno in pensione dal 1 maggio 2018; chi si trova in tale situazione ed a condizione che tale clausola contrattuale venga riproposta anche nelle polizze future, non ha bisogno di stipulare ulteriori polizze perché già coperto da quella collettiva.
Per i notai collocati a riposo sino al 30 aprile 2018, in considerazione delle difficoltà create dall’orientamento della Corte di Cassazione, l’Associazione ha stipulato una convenzione con i Lloyd’s, al fine di garantire anche ai pensionati che lo desiderino, sottoscrivere una assicurazione personale che li tuteli.
E’ però auspicabile che sia la stessa C.N.N. ad attivarsi, se non altro per il differente potere contrattuale della Cassa rispetto all’A.S.N.N.I.P.
Il Broker al quale si è rivolto la Cassa si è dichiarato disponibile a prendere in considerazione una convenzione con la nostra Associazione ed ha formulata una proposta che prevede due possibilità: o in forma di adesione individuale, o con il coinvolgimento della Cassa; il dott. Pedrazzoli si è riservato di sottoporre la proposta al Consiglio per le decisioni in merito, appena questa sarà pervenuta.
Il Segretario ha quindi sollevato il problema della revisione delle polizze stipulate sulla base della convenzione Assigeco, ricordando che questa convenzione costituisce una estensione della copertura assicurativa prevista dalla polizza collettiva stipulata tra Consiglio Nazionale del Notariato e la società A.I.G. e, quindi, copre il rischio assicurato per la parte eccedente € 150.000, che è coperta da quest’ultima; la nuova polizza collettiva copre il rischio fino al massimale di € 3.000.000, per cui il rischio coperto dalla convenzione Lloyd’s diminuisce di € 2.850.000. Di fronte a questa situazione sarebbe lecito attendersi che il premio sia ridotto per le polizze che saranno stipulate su base annuale e, per quelle già stipulate, esclusa qualsiasi restituzione di parte del premio, che almeno i massimali vengano aumentati del valore di € 2.850.000.
Per quanto riguarda l’Assemblea annuale, il Consiglio ha deliberato di fissare la riunione per il giorno 22 giugno 2018 presso la sede del Consiglio Notarile di Roma.
In previsione del rinnovo del Consiglio direttivo dell’Associazione, ormai giunto alla scadenza del triennio, i Consiglieri Della Monica e Pierantoni hanno dichiarato di rinunziare alla ricandidatura.
Poiché il Tesoriere dell’Associazione Notaio Orazio Ciarlo, rappresentante dei notai in esercizio in seno al Consiglio Direttivo, è recentemente andato in pensione a domanda ed è pertanto decaduto dall’incarico, essendo necessario cooptare a norma di Statuto un nuovo rappresentante della Categoria e preso atto che la Collega Maria Cristina Stivali ha manifestato la propria disponibilità a fa parte del Consiglio in rappresentanza dei notai in esercizio, il Presidente ha invitato a deliberare in merito ed il Consiglio, per acclamazione, ha deliberato di cooptare la collega Stivali quale propria componente in rappresentanza dei notai in esercizio. Il Consiglio, su proposta del Presidente, ha inoltre deliberato di consentire che dott. Orazio Ciarlo mantenga ad interim le funzioni di Tesoriere, fino alla nomina del suo successore.
Per quanto riguarda il mancato adeguamento delle prestazioni pensionistiche, che probabilmente continuerà anche per il corrente anno in quanto, se l’indice I.S.T.A.T. provvisorio segna un incremento superiore all’1%, il gettito contributivo fa registrare una diminuzione rispetto all’anno precedente per cui, nonostante l’abbondante avanzo della gestione previdenziale (nell’ordine di circa 80 milioni di Euro) risultante dal bilancio della Cassa per l’anno 2017, a norma dell’art. 22 del Regolamento di previdenza della Cassa medesima non vi sarebbero le condizioni per una perequazione che potrebbe solo essere concessa in deroga – fatto peraltro non probabile – alla luce di quanto indicato dalla Corte Costituzionale che ha riconosciuto rilevanza costituzionale all’adeguamento delle pensioni, stabilendo che il diritto relativo può essere compresso solo per periodi di tempo limitati e di fronte ad esigenze di stabilità finanziaria.
Sollevando un legittimo dubbio sulla rispondenza dei citato articolo 22 ai principi più volte ribaditi dalla giurisprudenza costituzionale, il Consiglio Direttivo ha deliberato di incaricare un consulente legale cui affidare l’incarico di esaminare il Regolamento di previdenza della Cassa e fornire un parere sulla sua conformità con la legislazione nazionale ed, in particolare, con i principi costituzionali e, in caso di parere negativo, di suggerire eventuali possibili azioni legali a difesa dei pensionati, incaricando frattanto il Presidente dell’Associazione di presentare al Consiglio di Amministrazione della Cassa una formale richiesta di adeguamento sulla base dell’indice I.S.T.A.T., anche in caso di contrazione del livello di contribuzione, considerato che l’ultimo comma del richiamato art. 22 consente la deroga al sistema generale.