Attività del Consiglio Direttivo nella seduta del 26 ottobre 2017.
Alla riunione del Consiglio Direttivo del 26 ottobre 2017 erano presenti il Presidente Paolo Pedrazzoli, il Vice Presidente Paolo Armati, il Tesoriere Orazio Ciarlo, il Segretario Michele Giuliano ed i Consiglieri Giuseppina Cramarossa Grispini, Virgilio La Cava, Prospero Mobilio e Pietro Pierantoni; era inoltre presente il direttore del Notiziario Alessandro Guidotti. Con riferimento al Congresso del Notariato svoltosi la settimana precedente a Palermo, è stato rilevato che in generale i congressi dovrebbero costituire i più importanti eventi annuali del notariato, connotati specificamente da una valenza politica, più che scientifica o tecnica, mentre nell’ultimo congresso di Palermo è stato dato un taglio prettamente tecnico. Il Consiglio ha rilevato che non vada ovviamente sottovalutato lo sforzo che il notariato sta compiendo per mantenersi aggiornato con le tecniche più avanzate in tema di informatizzazione delle procedure che lo riguardano, ma l’argomento avrebbe potuto essere trattato in altri ambiti, che al notariato non mancano, per riservare i lavori congressuali ad argomenti di maggior interesse generale, specialmente in un momento in cui il notariato deve affrontare le conseguenze di una normativa che riguarderà non solo i singoli notai, ma anche il sistema previdenziale nel suo complesso, per l’impatto che essa avrà sul notariato già nel presente se è vero, come ha precisato il redattore dell’ultimo bilancio attuariale, che anche l’aumento di un solo notaio si riflette negativamente sulla gestione del nostro istituto di previdenza, tenuto conto del fatto che il gettito contributivo è complessivamente rigido.
Tra gli argomenti che non sono stati trattati, ma che potrebbero essere oggetto di un prossimo Congresso, ne rientrano in particolare due che stanno assumendo sempre più rilevanza nei dibattiti in seno al notariato, ovvero la necessità di requisiti di competenza in chi si propone di far parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa Nazionale del Notariato ed il movimento che agita gli ambienti professionali italiani per il ripristino di un regime tariffario che ridia dignità al lavoro professionale.
Si potrebbe considerare la possibile richiesta di una pregressa partecipazione ad organismi amministrativi pubblici o privati e l’opportunità che i canditati alla carica di Consigliere manifestino delle intenzioni programmatiche, in modo che su di esse si possa formare un consenso di massima. Per quanto riguarda il movimento per il ripristino di un regime tariffario, viene rilevato come gli Organi istituzionali del notariato si siano tenuti a debita distanza, anche rispetto alle proposte, attualmente all’esame del Parlamento, relative al riconoscimento a favore dei liberi professionisti del diritto ad un equo compenso.