Convocazione, ordine del giorno e delibere del Consiglio Direttivo del 28 gennaio 2016.
Convocazione
Il Consiglio Direttivo è convocato nella Sede dell’Associazione in Via Flaminia n° 160 il 28 gennaio 2016 alle ore 10,30.
ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione del verbale della seduta precedente;
- Definizione dei temi da trattare nella commissione di studio sulla previdenza;
- Organizzazione di una conferenza sulla previdenza, in collaborazione con gli altri sindacati del notariato;
- Approfondimento delle proposte in materia assicurativa;
- Varie ed eventuali
Delibere
Primo argomento: approvazione del verbale della precedente seduta.
Tutti i presenti riconoscono di avere ricevuto, nei giorni precedenti la riunione il testo del verbale e di averne presa visione e, pertanto, rinunziano alla sua lettura.
Quindi il Consiglio all’unanimità
delibera
L’approvazione del verbale nel testo comunicato.
A questo punto il Presidente propone l’inversione dell’ordine del giorno per trattare direttamente il quarto argomento: approfondimento delle proposte in materia di assicurazione malattia:
Il consiglio autorizza quanto richiesto.
Nel corso della discussione si rileva che la polizza sanitaria RBM ha avuto esiti non positivi perché, tra l’altro, a fronte di 7.250 potenziali iscritti, quelli che di fatto hanno sottoscritto il piano sanitario integrativo, sono stati solo 2.700 di cui solo 700 pensionati, per i quali, specialmente, era pensata la polizza, che fornisce copertura senza limiti di età, cosa che nessuna compagnia offrirebbe per una polizza individuale;
il giudizio sul piano contrattuale non è migliore: il contratto di assistenza sanitaria ha comportato per la cassa un costo di € 2.000.000, per coprire i grandi rischi per i notai in esercizio e per i titolari di pensione notarile ed un costo di € 1.919,52 quale premio individuale, per i sottoscrittori del piano integrativo; cosicché o per mancanza di informazione, o per il peso eccessivo del premio o perché non siamo riusciti ad ottenere modalità di pagamento sostenibili anche per i titolari di pensione di importi più bassi, o per la maggiore franchigia imposta ai pensionati rispetto ai notai in esercizio si è avuto il risultato sopra evidenziato.
Il Presidente comunica che, visti gli inconvenienti rilevati, ha preso contatti con Emapi che, ricorda, è un ente di assistenza sanitaria (costituita per iniziativa anche del notariato), con lo scopo di ottenere migliori condizioni contrattuali di assistenza sanitaria contando sul numero di aderenti, al quale aderiscono numerose Casse previdenziali dei liberi professionisti;
ha appreso che Emapi ha indetto un bando di gara, per offrire assistenza sanitaria agli iscritti, di alcune Casse ad essa già associate e che “Generali s.p.a.”, tra i maggiori gruppi assicurativi, non solo italiani;
le prestazioni della polizza sono sostanzialmente conformi a quelle previste dall’attuale polizza Rbm;
l’adesione alla polizza Emapi eviterebbe la necessità del bando di gara da parte di CNN; consentirebbe il risparmio della provvigione del broker, che comunque grava sul premio; attenuerebbe fortemente il rischio che il bando vada deserto, rischio che si è sfiorato in occasione dell’ultimo al quale si sono presentate solo due compagnie.
Propone, quindi:
che la nostra associazione concentri la propria attenzione su questa forma di gestione della nostra assistenza sanitaria, che, di fatto, risulta più economica, di più facile e comoda attuazione e, oltre tutto, offre migliori garanzia di riuscita;
chieda il ripristino della copertura totale a carico della CNN.
Il Consiglio, preso atto delle comunicazioni del Presidente, condividendo la sua proposta, lo invita a continuare i contatti con Emapi per valutare la possibilità di una adesione da parte della Cassa Nazionale del Notariato, al contratto di assistenza sanitaria sopra detto, in modo da poter tempestivamente presentare una dettagliata proposta alla Cassa medesima.
Secondo argomento: Definizione dei temi da trattare nella commissione di studio sulla previdenza;
Si propone, nel quadro dell’irrinunziabile sistema solidaristico, di verificare se l’attuale sistema di contribuzione alla Cassa Nazionale del Notariato, basato sulle risultanze repertoriali, cioè su una base contributiva convenzionale, sia tutt’ora valido o si possa pensare a qualcosa di diverso, adottare, cioè quale base imponibile, il fatturato lordo, pur mentendo inalterato un altro aspetto del pari irrinunziabile: l’incasso periodico attraverso gli Archivi Notarili;
con lo stesso criterio si possono prevedere le contribuzioni al Consiglio Nazionale e l’aliquota di tassa d’archivio.
Il metodo ipotizzato consente una maggiore comprensibilità del sistema contributivo dando a chi contribuisce l’immediata percezione del peso effettivo della contribuzione e che, inoltre, esso consentirebbe di creare più facilmente un’agevolazione per i giovani notai sotto forma di riduzione dell’aliquota contributiva, per un certo numero di anni dall’ingresso in professione.
Nel corso della discussione si esamina il problema del controllo, anche di congruità, e quello della fedeltà fiscale rilevando, tuttavia, che con l’abolizione della tariffa minima qualsiasi controllo non è più possibile.
Si discute la possibilità di collegare il reddito lordo al repertorio e di prevedere un conguaglio a fine anno per quelle prestazioni che non sono soggette ad iscrizione a repertorio.
Si discute anche la possibilità di introduzione del contributo integrativo, già applicato dalle altre Casse previdenziali di liberi professionisti, pur ricordando che esso fu escluso a suo tempo dall’allora ministro Sacconi con la motivazione che i notai svolgono un servizio pubblico, di cui i cittadini sono obbligati a servirsi per ottenere un certo risultato, per cui tale contributo avrebbe avuto effetto inflattivo.
Esaurita la discussione il Consiglio
delibera
- di demandare alla commissione di studio sulla previdenza il compito di approfondire, dal punto di vista tecnico le proposte sopra esaminate;
- di organizzazione un convegno sulla sanità aperta a tutti i notai.
Terzo argomento: Organizzazione di una conferenza sulla previdenza, in collaborazione con gli altri sindacati del notariato:
Il Consiglio all’unanimità
delibera
di rinviare la trattazione dell’argomento ad una prossima riunione
Quinto argomento: varie ed eventuali:
Perequazione del trattamento pensionistico.
Si esamina l’impatto sull’attuale blocco della indicizzazione dei trattamenti pensionistici della nota sentenza della Corte di Cassazione, che ha affermato il principio secondo il quale il blocco delle perequazioni è possibile, solo in presenza di particolari circostanze e per periodi limitati nel tempo. Considerato il fatto che ormai la perequazione delle nostre prestazioni pensionistiche è ferma da cinque anni, se ne richiede il ripristino;
Tenuto conto, tuttavia, del fatto:
- che non ci si può aspettare grandi risultati perché la perequazione avviene sulla base di due parametri: contribuzione e inflazione:
- che la contribuzione ha subito una forte diminuzione, per effetto della crisi in tatto e l’inflazione è sostanzialmente ferma.
Si ritiene più utile, anziché avanzare la richiesta di perequazione, rischiando di ottenere un risultato mortificante sotto il profilo economico, fare riferimento all’ultimo comma dell’art. 22 del regolamento che consente deroghe all’applicazione dei suddetti parametri, per ottenere almeno l’1% una tantum, che rapportato all’attuale monte pensioni complessivo corrisponde a circa 2.000.000, cifra assolutamente compatibile con il bilancio della Cassa.
In considerazione delle imminenti elezioni nel nuovo CDA della Cassa si ritiene di attendere l’esito delle elezioni stesse per sottoporre la richiesta al nuovo CDA.
Ammissione di nuovi iscritti
Il segretario comunica che hanno chiesto l’iscrizione all’associazione cinque notai in pensione, comunicandone i nominativi.
Il Consiglio all’unanimità
delibera
l’ammissione di tutti i richiedenti, a far tempo dalla data della domanda.
Riscossione delle quote associative.
Premesso che si è in attesa che la Banca Popolare di Bari autorizzi il pagamento della quote associative da parte degli iscritti che non possono o non vogliono rilasciare delega alla Cassa, è opportuno chiedere agli stessi, di effettuare il versamento tramite bonifico bancario, comunicando loro l’Iban di riferimento.
delibera
di dare corso alla comunicazione.
Dopo di che, non essendovi altri argomenti da trattare e nessuno avendo chiesto la parola, il Presidente dichiara conclusa la riunione alle ore 13:15.