Incontro tra il C.D. Asnnip ed il C.D.A. della C.N.N.

Relazione sull’incontro tra una delegazione del C.D.A. della Cassa Nazionale del Notariato ed una delegazione del C.D. dell’Associazione Sindacale Nazionale Notai in Pensione, nella sede della prima, avvenuto il 5 novembre 2014.

Una rappresentanza del C.D.A. della CNN, costituita dal Presidente, dr. Mistretta, dal V. Presidente dr. Caputo, dal segretario, d.ssa Carriero, con la partecipazione della d.ssa Atlante dirigente dell’Ufficio Prestazioni e Contributi, ha ricevuto una rappresentanza del C.D. di Asnnip, costituita dal Presidente, dr. Fornari, dal Tesoriere, dr. Pierantoni, dal Consigliere dr. La Cava e dal segretario dr. Giuliano.

Nel corso del colloquio il dr. Mistretta ha dato ufficiale comunicazione dell’esito dalla gara per l’aggiudicazione del contratto relativo al piano di assistenza sanitaria sottolineando il fatto che, nelle circostanze date, si è ottenuto il risultato migliore possibile, avendo la società aggiudicataria proposto ribassi d’asta sia in relazione al contributo richiesto per l’accesso al piano sanitario integrativo, sia in relazione agli scoperti e franchigie applicate ai rimborsi richiesti. Ha, inoltre annunciato di voler dare ampio risalto all’avvenuta aggiudicazione del servizio, a cominciare dall’occasione congressuale per poi estendere capillarmente tra i notai ed i titolari di pensioni notarili ogni informazione utile a favorire l’adesione degli aventi diritto al piano sanitario integrativo, così da ottenere anche una riduzione del premio il cui ammontare, come è noto dipende dal numero degli aderenti. Ha, infine, sottolineato l’utilità del sostegno che a questa operazione può fornire Asnnip, divulgando tra i suoi iscritti e tra i pensionati, in generale, ogni informazione utile.

A questo proposito, da parte dei rappresentanti di Asnnip è stato fatto presente che quanto l’Associazione poteva fare è stato in parte già realizzato con la creazione, sul suo portale, di un’ampia sezione dedicata diffusamente e dettagliatamente a tutta la materia, in parte è in programma mediante la diffusione, in modalità cartacea, di quanto pubblicato sul web.

A questo punto il Dr. Mistretta ha dovuto abbandonare la riunione, per ritornare alla seduta di Comitato, che aveva interrotta per ricever la delegazione Asnnip, dando incarico al V. Presidente, dr. Caputo, ed alla d.ssa Atlante, di completare in dettaglio le informazioni relative all’argomento e di sentire le richiesta dell’associazione.

La d.ssa Atlante chiarisce un punto del piano sanitario relativo all’assistenza integrativa che suscita perplessità negli aventi diritto all’adesione, sottolineando che, mentre per l’accesso all’assistenza diretta, la sottoscrizione del piano integrativo ed il pagamento del contributo è condizione indispensabile, per l’assistenza indiretta, presso strutture non convenzionate con la società assicuratrice (quella che nel gergo della stessa società, è definita “rimborsuale”) vige una sorta di retroattività, nel senso che le spese sanitarie sostenute fin dal primo novembre, purché documentate nei modi previsti, sono rimborsabili, dopo l’adesione al piano integrativo avvenuta anche successivamente.

Comunica ancora la d.ssa Atlante che sono in corso di divulgazione le istruzioni e la modulistica per l’adesione.

L’Associazione presenta un promemoria scritto contenente:

  1. il rinnovo della richiesta di anticipazione da parte della Cassa del rimborso, agli aventi diritto, del contributo di solidarietà a suo tempo trattenuto sugli importi dei trattamenti pensionistici e poi dichiarato costituzionalmente illegittimo.
  2. la richiesta del ripristino dell’adeguamento del trattamento pensionistico agli indici ISTAT, se non per tutti, almeno per i titolari di pensioni di importo fino a 2000 euro, fornendo anche alcuni dati quantitativi.

Inoltre, verbalmente segnala che da una simulazione di applicazione del nuovo piano sanitario ai dati relativi al 2013, resi noti tra i documenti relativi al bando di gara, il nuovo sistema risulta, comunque, più gravoso del precedente ma che i più penalizzati sono i titolari di redditi più bassi, a favore dei quali chiede un sostegno all’istituto di previdenza.

Sul primo punto il dr. Caputo comunica che la richiesta è stata discussa in Consiglio, ma che non ha potuto trovare accoglimento per il parere contrario del Collegio Sindacale che ha ritenuto l’intervento richiesto, non consentito dallo Statuto dell’Ente.

Con l’intervento della funzionaria della Cassa che si occupa specificamente della questione, sig.ra …. fornisce i seguenti ragguagli:

  • il ministero competente effettuerà il rimborso delle somme, riscosse a fronte del contributo di solidarietà dichiarato incostituzionalmente illegittimo, direttamente alla Cassa che a sua volta lo restituirà agli aventi diritto;
  • la Cassa ha richiesto tempestivamente il rimborso, reiterando più volte la richiesta;
  • i l ministero ha riconosciuto il diritto alla restituzione, ha anche assegnato nominalmente la somma necessaria, che, però fino ad ora non ha reso disponibile.

Il dr. Caputo ha dato disposizione che venga effettuato un nuovo sollecito ed in mancanza di esito favorevole, si passi direttamente all’ingiunzione legale.

Sul secondo punto il dr. Caputo chiarisce che la politica della Cassa esclude che si possano effettuare, con gli strumenti ordinari, interventi che non riguardino la generalità dei suoi assistiti; ricorda, però, che esistono strumenti straordinari che consentono interventi di sostegno a singoli soggetti che si trovino in condizioni di difficoltà, ai quali si può fare ricorso, esistendo i presupposti previsti dallo statuto e dal regolamento, anche per quanto riguarda il pagamento del contributo di accesso al piano sanitario integrativo.

 

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