In questo numero: nuova copertura sanitaria con cassa RBM Salute; invito ad aderire al piano sanitario integrativo; attivitá del Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P.; il presidente dell’A.S.N.N.I.P. scrive alla Cassa; 51° Congresso Nazionale del Notariato (intervento del presidente dell’A.S.N.N.I.P.; ordine del giorno n. 1; ordine del giorno n. 2; ordine del giorno n. 3; ordine del giorno n. 9); il concorso notarile nella visione di Gianfranco Re; la stanza del poeta; la parola agli associati; auguri.
Fondatore Dott. Antonino Guidotti – Direttore Avv. Alessandro Guidotti
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In questo numero:
- Nuova copertura sanitaria con cassa RBM Salute;
- Invito ad aderire al piano sanitario integrativo;
- Attività del Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P. (seduta del 7 luglio 2016, seduta del 15 settembre 2016, seduta del 19 ottobre 2016);
- Il presidente dell’A.S.N.N.I.P. scrive alla Cassa;
- 51° Congresso Nazionale del Notariato (intervento del presidente dell’A.S.N.N.I.P.; ordine del giorno n. 1; ordine del giorno n. 2; ordine del giorno n. 3; ordine del giorno n. 9);
- Il concorso notarile nella visione di Gianfranco Re;
- La stanza del poeta;
- La parola agli associati;
- Auguri.
IL PRESIDENTE DELL’A.S.N.N.I.P. SCRIVE ALLA CASSA
Caro Presidente,
l’ultima perequazione delle pensioni dirette e indirette erogate dalla Cassa Nazionale del Notariato è risalente al 2010 con elevazione degli importi lordi massimi mensili a Euro 7.432,66.
Da allora non solo non è stata fatta alcuna perequazione, ma non si è erogato alcun importo a favore dei pensionati che hanno visto anzi un peggioramento della loro condizione con il versamento diretto a proprio carico del premio dell’Assicurazione Malattia per la polizza c.d. Integrativa.
In proposito faccio rilevare che la Corte Costituzionale con sentenza N. 70/2015 ha dichiarato illegittima la norma della Legge Fornero (comma 25 art. 24 Legge Fornero D.L. 6/12/2011 N. 201 convertito in L. 22 Dicembre N. 214) che ha introdotto il blocco della perequazione automatica per le pensioni con importi eccedenti 3 volte il minimo I.N.P.S. per gli anni 2012/2013, escludendo per le pensioni di importo maggiore la recuperabilità degli aumenti (non concessi) per gli anni successivi.
La Corte ha ritenuto fondate le motivazioni degli istanti con riferimento agli art. 3 – 36 1° comma e 38 della Costituzione e, in particolare, richiamando anche il contenuto di precedenti pronunzie ha affermato:
“La richiamata pronuncia ha inteso segnalare che la sospensione a tempo indeterminato del meccanismo perequativo, ovvero la frequente reiterazione di misure intese a paralizzarlo, esporrebbero a evidenti tensioni con gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità, poiché risulterebbe incrinata la principale finalità di tutela, insita nel meccanismo della perequazione, quella che prevede una difesa modulare del potere d’acquisto delle pensioni.
Deve rammentarsi che, per le modalità con cui opera il meccanismo della perequazione, ogni eventuale perdita del potere di acquisto del trattamento, anche se limitata a periodi brevi, è, per sua natura, definitiva. Le successive rivalutazioni saranno, infatti, calcolate non sul valore reale originario, bensì sull’ultimo importo nominale, che dal mancato adeguamento è già stato intaccato“.
L’Associazione che rappresento peraltro è consapevole del limite che alla perequazione delle pensioni è dato dall’art. 22 del regolamento di previdenza che parametra la perequazione al più basso tra i due indici del Repertorio e dell’ I.S.T.A.T. e fa tuttavia in proposito rilevare:
- che la perdita del potere di acquisto che si è verificato dal luglio 2011 ad oggi è quantificata su dati I.S.T.A.T. nella misura dell’1,041%; applicando tale indice all’importo massimo mensile della pensione per il periodo trascorso, detto importo sarebbe oggi di Euro 7.736,71 in luogo di 7.432,66 con una differenza di Euro 304,05. La differenza su base annua sarebbe di Euro 3.952,00.
- L’ultimo comma dell’art. 22 Reg. di previdenza consente peraltro al Consiglio di Amministrazione della Cassa di derogare al sopraindicato meccanismo di perequazione e di prevedere comunque una erogazione a favore del pensionati.
- Negli ultimi esercizi di gestione della Cassa si sono realizzati avanzi di esercizio che evidenziano sostanziali stabilità ed equilibrio del sistema, anche con segnali di arresto della crisi economica.
Si richiede, attese le suesposte considerazioni, un contributo una tantum a favore di ciascun pensionato, a prescindere dall’ammontare della pensione, di Euro 1.000,00 che come tale non influirà sul montante della pensione e sarà quindi privo di effetti sui futuri adeguamenti (privo cioè del c.d. effetto di trascinamento). Esiste un precedente.
Ti prego di sottoporre questa richiesta al Consiglio di Amministrazione.
Resto a tua disposizione per un incontro o per un intervento in Consiglio e ti invio cordiali saluti.
Paolo Pedrazzoli
LA STANZA DEL POETA
Il dott. Vitantonio Laterza, Notaio in pensione nato a Massafra (TA) e residente in Treviso, iscritto all’A.S.N.N.I.P., è membro dell’Associazione dei poeti “El Sil” di Treviso ed ha partecipato a vari concorsi e manifestazioni scrivendo poesie in lingua italiana ed in vernacolo.
Frutto d’amore
È notte fonda.
Nel buio
chiamo la tua voce.
E…. mentre
cerco di ricordare
il tuo viso,
le tue labbra,
il tuo sorriso,
il mio corpo freme,
cerca il tuo,
la mia anima
la tua.
E gli occhi…
immaginosi…
in vaghi sorrisi di bimbi,
ansiosi,
cercano il volto
della nostra creatura
che porti nel grembo.
Vitantonio Laterza
LA PAROLA AGLI ASSOCIATI
Il Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P. invita tutti i Notai, pensionati o in esercizio, così come tutti gli altri iscritti alla nostra Associazione, a collaborare inviando interventi scritti aventi ad oggetto riflessioni, proposte o suggerimenti in merito a problemi e necessità dei titolari di Pensione diretta o indiretta e degli altri aventi diritto a prestazioni erogate dalla Cassa Nazionale del Notariato; tali interventi verrebbero pubblicati – a richiesta anche in forma anonima – sul nostro Notiziario all’interno di una rubrica espressamente dedicata ai lettori.
Gli elaborati potranno essere inviati via posta alla redazione del Notiziario in 29121 Piacenza, Via San Donnino n° 23 al fax 0523/337656 o all’indirizzo di posta elettronica a.guidotti@studio-legale-guidotti.it
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Pubblichiamo l’intervento effettuato al Congresso Nazionale del Notariato dal dott. Renato Campo, Notaio in pensione membro dell’Assemblea dei Rappresentanti della Cassa Nazionale del Notariato, in merito ai possibili rimedi alla conseguenze sulla Cassa del probabile aumento dei posti notarili, previsto dal D.D.L. sulla concorrenza in discussione al Senato.
Premetto che non riesco a comprendere come possa razionalmente conciliarsi la volontà politica di ridurre le competenze notarili e contemporaneamente aumentare le sedi ed i posti di notaio come se la domanda del servizio, a seguito di detta riduzione, potesse aumentare.
È superfluo, poi, rammentare a questo qualificato uditorio che ai pubblici ufficiali non possono essere applicate le regole del mercato e che la libera professione, per i notai, è soltanto una modalità di esercizio di una pubblica funzione al solo scopo di assicurarne l’indipendenza.
Bisognerebbe, invece, non stancarsi di rammentarlo all’Antitrust, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Governo tutto ed al Parlamento, i quali invece hanno persino voluto abolire le tariffe.
Un aumento sproporzionato dei posti notarili, oltre alla riduzione drastica dei redditi dei notai in esercizio, produrrebbe anche gravi conseguenze sulla previdenza notarile perché richiederebbe notevoli ulteriori entrate soprattutto per finanziare il pagamento delle pensioni con il conseguente ulteriore aumento dei contributi.
Pur in un quadro così fosco, ritengo possa pensarsi al reperimento di risorse in settori finora non adeguatamente presi in considerazione.
Anzitutto non mi stanco di rilevare come non sia stato finora fatto nulla per l’ammissione dei notai alla trascrizione telematica degli atti automobilistici, ormai quasi esclusivo appannaggio di agenzie ammesse a tale trascrizione.
Difatti tali atti costituivano una entrata di rilievo per la Cassa Nazionale del Notariato e con detta trascrizione, assicurata rapidamente, con costi meno elevati rispetto a dette agenzie, dai notai, pubblici ufficiali imparziali e con elevata professionalità, potrebbero tornare ad esserlo.
Al riguardo occorre anche rilevare che la mancata ammissione dei notai a detta trascrizione costituisce una palese violazione dei principi della libera concorrenza tanto sbandierata dagli economisti cui s’ispira l’attuale Governo.
Un settore che potrebbe fornire entrate supplementari alla Cassa Nazionale è quello dell’attività delegata ai notai in sede di esecuzione immobiliare, prevedendo l’iscrizione a repertorio del decreto di trasferimento ed il versamento del relativo contributo.
Purtroppo a tale soluzione osta il fatto che detto decreto rimane formalmente atto del giudice.
Una questione che deve essere urgentemente affrontata è quella della doppia imposizione fiscale dei proventi degli investimenti della Cassa, tassati prima in testa alla Cassa medesima e successivamente in testa ai percettori di pensione.
Ciò rivela un netto profilo d’incostituzionalità con riferimento alla tassazione dei fondi pensione, nei confronti dei quali detta duplicazione d’imposta non sussiste.
Purtroppo già la Corte di Cassazione – Sez. Tributaria, con la sentenza n.17961 del 24 luglio 2013, ha stabilito, decidendo una controversia con riferimento all’applicazione dell’IRPEG alla Cassa e dell’IRPEF ai percettori di pensione, che il divieto di doppia imposizione non consente l’applicazione della medesima imposta in dipendenza dello stesso presupposto, mentre, nella fattispecie, trattavasi di duplicità meramente economica di prelievo sullo stesso reddito con diversità non solo dei soggetti passivi, ma anche dei requisiti posti a base delle due diverse imposizioni.
Si tratta di una sentenza non a Sezioni Unite e quindi si potrebbe ancora tentare di far cambiare il predetto indirizzo giurisprudenziale, considerato anche che l’IRPEG è stata sostituita dall’IRES.
Infine non posso esimermi dal considerare che, se non vengono ripristinate le tariffe, forse è ormai tempo di calcolare i contributi previdenziali sulle effettive entrate dei notai, ponendoli a carico, almeno parzialmente, dei richiedenti le prestazioni notarili.
Renato Campo
AUGURI
In occasione delle festività di fine anno il Presidente ed il Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P., unitamente alla Direzione del Notiziario, rivolgono agli Associati e a tutti i lettori i migliori auguri di Buon Natale e di un sereno 2017.