In questo numero: 64a assemblea annuale dell’A.S.N.N.I.P.; il Presidente Pedrazzoli scrive al Presidente della Cassa; attività del Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P.; approvata la Legge sulla Concorrenza; la parola agli associati; per i non associati.
Fondatore Dott. Antonino Guidotti – Direttore Avv. Alessandro Guidotti
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In questo numero:
- 64a assemblea annuale dell’A.S.N.N.I.P.;
- il Presidente Pedrazzoli scrive al Presidente della Cassa;
- attività del Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P.:
- approvata la Legge sulla Concorrenza;
- la parola agli associati;
- per i non associati.
La parola agli associati
Il Consiglio Direttivo dell’A.S.N.N.I.P. sollecita tutti i Notai, pensionati o in esercizio, così come tutti gli altri iscritti alla nostra Associazione, a collaborare inviando interventi scritti aventi ad oggetto riflessioni, proposte o suggerimenti in merito a problemi e necessità dei titolari di Pensione diretta o indiretta e degli altri aventi diritto a prestazioni erogate dalla Cassa Nazionale del Notariato; tali interventi verrebbero pubblicati – a richiesta anche in forma anonima – sul nostro Notiziario all’interno di questa rubrica espressamente dedicata ai lettori.
Gli interventi potranno essere inviati via posta alla redazione del Notiziario in 29121 Piacenza, Via San Donnino n° 23 al fax 0523/337656 o all’indirizzo di posta elettronica a.guidotti@studio-legale-guidotti.it
Per i non associati
L’Associazione Sindacale Nazionale Notai in Pensione – A.S.N.N.I.P. – è nata nel 1954 per coordinare e difendere gli interessi dei notai pensionati e delle loro famiglie, le cui pensioni, per chi non avesse accumulato un patrimonio proprio, erano all’epoca assolutamente insufficienti ai bisogni di vita, anche con il massimo della anzianità (lire 56.000 mensili per i notai e lire 42.650 per i coniugi superstiti).
I risultati di questa azione sindacale furono subito positivi, perché il trattamento di quiescenza fu aumentato del 50% nello stesso anno.
Già dalla prima assemblea gli iscritti chiesero la equiparazione delle pensioni a quelle dei magistrati di Cassazione (all’epoca percepivano lire 141.845) ed una rappresentanza paritetica nel Consiglio di Amministrazione della Cassa con i colleghi in esercizio, anche in considerazione che i pensionati erano i maggiori destinatari delle erogazioni.
Le richieste della Associazione furono in parte accolte: il trattamento massimo di pensione, che era stato elevato nel 1969 a 45 anni, fu riportato a 40 anni, con rimodulazione del trattamento anche per gli anni decrescenti ed automatico aumento di tutte le pensioni; venne riconosciuto il diritto alla pensione ai familiari di notai; fu regolamentata l’assistenza sanitaria che funzionò talmente bene da essere largamente rimpianta dopo l’introduzione del Servizio sanitario nazionale.
L’A.S.N.N.I.P., attraverso gli anni, sostenne la necessità di privatizzare la Cassa, escludendola così dal parastato, e di separarne la gestione da quella del Consiglio Nazionale, per una sua piena autonomia amministrativa. Vide parzialmente riconosciuto il sempre reclamato diritto dei pensionati a sedere nel Consiglio di amministrazione della Cassa e di partecipare alla Assemblea dei Rappresentanti.
Ottenne anche per i pensionati l’assistenza integrativa sanitaria coperta da polizza assicurativa ed un assegno per l’assistenza ai non autosufficienti.
Ha stipulato convenzione assicurativa per la responsabilità civile ultradecennale dei Notai, con possibilità per gli Associati di aderirvi.
Ha ottenuto la possibilità per tutti i pensionati di rateizzare il premio annuo per la polizza sanitaria integrativa.
L’Associazione, curando i rapporti con gli Organi del Notariato, continua a svolgere un ruolo di tutore e garante delle aspettative dei pensionati (notai, vedove e familiari); cura il servizio di informazione delle vari pratiche presso gli uffici della Cassa e invia agli associati, gratuitamente, il Notiziario, organo trimestrale di stampa della Categoria.
La forza contrattuale del nostro sindacato è proporzionata al numero degli associati e per avere una più valida rappresentatività davanti ai massimi Organi della Categoria è necessario che il numero degli associati si incrementi sempre più.
Più alto sarà il numero degli iscritti e meglio potranno essere infatti raggiunti gli scopi perseguiti. Fra questi il più sentito è il costante adeguamento del trattamento pensionistico al costo della vita e un effettivo concreto miglioramento del trattamento stesso per poter mantenere quel decoro che deve accompagnare sempre il notaio e la sua famiglia anche dopo la cessazione dall’esercizio professionale.
La quota associativa annuale è attualmente fissata per i Notai pensionati ed in esercizio in € 100,00, per il Coniuge superstite in € 60,00 e per i Familiari in € 25,82.
Tali importi possono essere versati senza alcun disagio rilasciando idonea delega alla Cassa del Notariato, la quale effettuerà la relativa trattenuta annualmente sulla tredicesima mensilità.
I non associati vengono quindi invitati a voler compilare, affrancare con € 0,95 e spedire le due schede inserite nel presente Notiziario, con indirizzo prestampato.