Dalla trasmissione delle dichiarazioni alle comunicazioni contributive e del lavoro, dalla registrazione telematica degli atti all’aggiornamento delle banche dati catastali, dalle segnalazioni antiriciclaggio alla riscossione delle imposte i professionisti sono sempre più coinvolti nei rapporti fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e chiamati quotidianamente a operare per il funzionamento delle (non sempre efficienti) banche dati pubbliche.
In particolare, per quanto riguarda il notariato risultano effettuate (dati 2014):
- 2.800.000 trasmissioni telematiche, fra registrazione fiscale, trascrizione e voltura degli atti immobiliari;
- 540.000 trasmissioni telematiche relative agli atti societari.
(senza contare le comunicazioni di operazioni sospette di riciclaggio di denaro e tralasciando il servizio di riscossione e versamento delle imposte, prestato senza aggio[n.d.r.]).
L’articolo contiene un riepilogo della mole e delle tipologie di comunicazioni che gravano su 5 delle più oberate categorie professionali, e che costituiscono una funzione, che l’articolista qualifica come «tele-intermediatrice» dei professionisti, il cui esercizio, generalmente a titolo gratuito, va a colmare quel gap informatico e «relazionale» che ancora sussiste fra cittadini/imprese e pubblica amministrazione;
La quale funzione, conclude l’articolo, per varie tipologie di atti, continuerà a sussistere in modo strutturale, sia per la complessità degli atti previsti, sia per la naturale necessità di un filtro a monte in termini di legalità e competenza.
Dal Durc all’Ape, professionisti colonna portante della p.a. – ItaliaOggi Sette – SILVANA SATURNO – 02/11/2015 pg. 2 ed. N.260 – 2 novembre 2015