Se anche lo Stato offre lavori non retribuiti…

Huffington Post con un articolo del 5 marzo 2019 ci informa che il Ministero dell’Economia e Finanze Dipartimento del Tesoro, Direzione IV, pubblica un “Avviso … di manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito” e pretende anche credenziali non banali.

Ai destinatari dell’avviso si richiede: “consolidata e qualificata esperienza accademica e/o professionale documentabile (di almeno 5 anni), anche in ambito europeo o internazionale, negli ambiti tematici del diritto societario, bancario, pubblico dell’economia o dei mercati finanziari o dei principi contabili e bilanci societari” nonché “lingua inglese fluente”.

Questa vicenda ha provocato l’immediata reazione degli ordini professionali di Avvocati, Commercialisti e Notai, riuniti nell’associazione “Economisti e Giuristi insieme”, costituita un anno fa, i quali con una lettera al ministro Tria, cui la stampa quotidiana ha dato, per stralci, ampio risalto, hanno rimarcato la palese contrarietà del bando alla legge sull’equo compenso (L. 205/2017) che impone ad una serie di contraenti considerati “forti”, tra i quali sono comprese le Pubbliche Amministrazioni, di garantire al professionista incaricato un compenso commisurato alla quantità e alla qualità del lavoro richiesto ed effettivamente svolto.

Quale è stata la sorprendente risposta del governo? Ce lo dicono: il Corriere della Sera in una nota di Isidoro Trovato a pagina 32 dell’edizione Nazionale del 9 marzo 2019: «La parola consulenza gratuita è da intendersi come confronto fra esperti, non opportunità di lavoro» ed il Il Messaggero (in un articolo firmato “Fra. Pa.” –

Forse tu non pensavi ch’io loico fossi!” (Inferno XXVII)

Qui si vogliono porre alcune inutili domande:

  • l’ottenimento dell’incarico di cui al bando ministeriale influirà sul reddito di cittadinanza, qualora di questo esistano i presupposti in capo all’incaricato?
  • come si concilia questa offerta di lavoro con la proposta di introdurre un salario minimo per la cui approvazione il Ministro del Lavoro chiede l’appoggio anche di parte dell’opposizione?
  • che fine ha fatto l’art. 36 della costituzione?

Si potrà obiettare che incarichi di consulenza per il Ministero dell’Economia e Finanze possano essere utili a consolidare un futuro curriculum.
Può essere vero; ma allora perché si è tanto condannato il praticandato gratuito presso studi professionali?
Avrebbe detto Cicerone “O tempora O mores“.